Credito, Crif: la domanda resta cauta per tutte le tipologie di imprese (-0,2% per le Società di capitali e +0,6% per le ditte individuali)

- di: Barbara Leone
 
Nel III trimestre 2023 rimane stabile la domanda di credito presentata dalle imprese italiane, con uno scostamento minimo del +0,1%, rispetto al corrispondente periodo del 2022. E’ quanto emerge dal Barometro Crif, dal quale si evince che non si riscontrano variazioni anche per l’importo medio (-0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) con un ammontare pari a 125.404 Euro (Fonte: Sistema di Informazioni Creditizie EURISC).  Se guardiamo alla tipologia di imprese, anche in questo caso la domanda non ha subito contraccolpi: le Società di capitali registrano una minima flessione del -0,2%; mentre le Imprese individuali hanno un aumento minimo del +0,6%. Dopo due trimestri consecutivi di importo medio richiesto in decisa crescita, si registra il primo stop per le Imprese individuali con un -4,7% (35.334 Euro), mentre per le società di capitali lo scostamento è minimo, pari al +0,1% (167.035 Euro).

Credito, Crif: la domanda resta cauta per tutte le tipologie di imprese

Perdura il sentimento di cautela per le imprese per quanto riguarda i piani di investimento. Le imprese preferiscono attingere alle proprie riserve per affrontare le spese correnti, e posticipare così piani di investimento di lungo periodo. Teniamo conto, però, che esiste una domanda latente che emerge dal nostro osservatorio Esg Outlook, e che individua in quasi il 60% delle imprese livelli medio-bassi di adeguatezza ESG. Questo significa che gli istituti di credito dovranno spingere su questa leva per intercettare il bisogno delle imprese a raggiungere i livelli Esg richiesti dall’Europa”, commenta Simone Capecchi, Executive Director di Crif (nella foto).

Se guardiamo alla classe di importo della domanda delle imprese notiamo che anche in questo caso la distribuzione non ha subito scossoni. Le fasce che catalizzano la domanda sono quelle per i piccoli importi, quindi entro i 5.000 Euro con una fetta del 30,7%, e quelle oltre i 50.000 Euro con il 28,4%. Nonostante i significativi cambiamenti macroeconomici che hanno caratterizzato gli ultimi anni, la distribuzione della domanda per settori non ha subito variazioni significative: sul podio si mantengono i Servizi (25,6%), il Commercio (23,1%) e sull’ultimo gradino le Costruzioni (17,3%).

Crif è un’azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information, analytics, servizi di outsourcing e processing, nonché in avanzate soluzioni in ambito digitale e open banking per lo sviluppo del business. Crif punta a creare valore per i consumatori, le imprese e le istituzioni finanziarie, fornendo informazioni e soluzioni che consentono decisioni più consapevoli, migliorano l’accesso al credito e accelerano l'innovazione digitale. Crif offre anche servizi per privati cittadini e Pmi dedicati alla protezione da frodi e rischi cyber. Inoltre, Crif Ratings, agenzia di rating del credito autorizzata da Esma e riconosciuta come Ecai, fornisce valutazioni su imprese non finanziarie in Europa. Crif è inoltre Aisp e Pisp in tutti i paesi europei dove è applicabile la direttiva PSD2 per l'open banking, oltre che Aisp in Uk. Fondata a Bologna nel 1988, oggi l’azienda opera in 40 nazioni, in 4 continenti, con oltre 6.000 professionisti. Ad utilizzare i suoi servizi oggi sono oltre 10.500 banche e società finanziarie, più di 600 assicurazioni, 90.000 imprese e 1.000.000 di consumatori.

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