Credem conferma la sua solidità: la BCE conferma per il 2024 il requisito di Pillar 2 all'1%

- di: Daniele Minuti
 
La Banca Centrale Europea ha confermato anche per il 2024 il requisito di Pillar 2 di Credem all’1%. Un rating che colloca la Banca fra le migliori d'Italia e fra quelle vigilate direttamente da Francoforte a livello europeo.
Il riconoscimento va a ribadire nuovamente il profilo di solidità del modello di business dell'Istituto, oltre ai suoi presidi di gestione dei rischi.

Credem conferma la sua solidità: la BCE conferma per il 2024 il requisito di Pillar 2 all'1%

Il requisito patrimoniale complessivo il 2024, ammonta a 7,60% per quanto riguarda il CET 1 ratio, mentre quelli per il Tier 1 ratio e per il Tier Total sono invece rispettivamente 9,29% e 11,54%.
Valori che, nei primi nove mesi dell'anno, sono ampiamente superati da Gruppo Credem (CET1 Ratio a livello di Credemholding a 14,8%, con un buffer rispetto al requisito SREP tra i più ampi del sistema e pari 716 basis point).


Credem ha inoltre ricevuto il riconoscimento dalla dalla Banca Centrale Europea che lo comprende come uno tra gli istituti più solidi a livello continentale anche, nell'ambito degli stress test pubblicati lo scorso 28 luglio con l'obiettivo di verificare la resistenza del sistema bancario europeo agli scenari avversi. Il Gruppo, in particolare, si colloca tra i cinque migliori istituti creditizi europei, sia tra quelli rientranti nel campione della Banca Centrale Europea sia tra quelli coinvolti dall’Autorità Bancaria Europea. 

Angelo Campani, Direttore Generale di Credem (nella foto), ha commentato: “La solidità è un elemento fondamentale della nostra strategia basata sulla crescita sana e sostenibile, ed è un requisito imprescindibile per creare valore, con una prospettiva di lungo termine, per tutti i soggetti con cui il Gruppo si rapporta facendo anche in modo che il nostro lavoro abbia un impatto positivo sulla collettività e sulla quotidianità delle persone. Essere riconosciuti ancora una volta tra le migliori banche europee in questo ambito, è un'ulteriore conferma della validità del nostro percorso di sviluppo che vogliamo seguire con decisione anche in futuro”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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