Covid-19, Conte: "Moduleremo strategie diverse in base alle Regioni"

 
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato davanti alla Camera della situazione legata al peggioramento della curva di contagi da Coronavirus nel nostro paese, spiegando quali saranno le prossime misure prese dall'esecutivo.

Il Premier ha chiarito che "la curva dei nuovi casi sta salendo in tutti i continenti e l'Unione Europea è una delle aree colpite più duramente dalla seconda ondata. La situazione in Italia sta peggiorando verso lo scenario 4 in alcune regioni, quindi saremo costretti a intervenire in ottica di prudenza per rallentare i contagi con strategie scelte sulle criticità delle regioni stesse. Per questo nel prossimo dpcm istituiremo tre aree con altrettanti scenari di rischio legati a misure sempre più restrittive".

Conte ha poi spiegato nel dettaglio che "l'inserimento di una Regione nello scenario sarà deciso da un'ordinanza del ministero della Salute e i parametri saranno legati ai focolai, i posti letto occupati nelle strutture ospedaliere e all'indice di replicabilità del virus. Per adesso l'RT nazionale è a 1,7 ma ci sono aree in cui va anche più in alto: è possibile che 15 Regioni su 20 superino la soglia delle terapie intensive occupate nel prossimo mese. Quindi introdurremo un limite agli spostamenti fra le regioni con alto coefficiente di rischio tranne che per motivi di salute, studio o lavoro".

Oltre a questo, ci sarà l'introduzione di un coprifuoco: "Prevediamo di adottare limiti alla circolazione nella fascia serale più tarda, di chiudere centri commerciali in giorni festivi e prefestivi, con esclusione di farmacie ed edicole, e di chiudere anche centri scommesse e musei. In più la didattica a distanza per le scuole di secondo grado sarà obbligatoria, come la riduzione al 50% della capienza nei mezzi pubblici".

In ultimo, un appello agli italiani: "Noi faremo ogni sforzo economico possibile per dare certezze ai lavoratori: capiamo la frustrazione e lo smarrimento dei cittadini in questi giorni ma a essi va la nostra gratitudine, non c'è dilemma fra difesa della salute e tutela dell'economia. Questa crisi deve portarci a rimanere uniti in un momento drammatico".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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