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Conti pubblici sotto accusa, la Corte dei Conti suona la sveglia

- di: Vittorio Massi
 
Conti pubblici sotto accusa, la Corte dei Conti suona la sveglia

Liste d’attesa, balneari, Pnrr e rottamazione: moniti duri al governo. “Difesa? Scelte difficili in un’Italia ancora in affanno”.

(Foto: il presidente della Corte dei conti, Guido Carlino).

Un Paese smarrito tra proroghe, furbetti e controlli opachi

Liste d’attesa “vergognose”, proroghe infinite ai balneari, evasori premiati e un Pnrr dove il rischio frodi serpeggia ancora. Nella sua requisitoria sul rendiconto dello Stato 2024, la Corte dei Conti ha acceso un faro impietoso sui punti deboli della macchina pubblica italiana. Un monito senza sconti che, dietro la forma austera dei numeri, racconta una verità amara: i problemi strutturali restano irrisolti e rischiano di minare la fragile ripresa.

Il giudizio di parificazione si è trasformato in una seduta di autocoscienza nazionale. Il quadro delineato è molto più che un bilancio tecnico: è una radiografia di ciò che non funziona, dal fisco alla sanità, dal carcere alla difesa.

Difesa al 5% del Pil? “Scelte difficili” in mezzo al deficit

L’accordo raggiunto in sede NATO sul target del 5% del Pil per la spesa militare è l’elefante nella stanza. “Per l’Italia sarà necessario fare scelte difficili, compatibili con la partecipazione agli organismi internazionali, ma rese ardue dalla situazione di deficit strutturale ancora rilevante”, ha dichiarato la Corte.

Investire sulla difesa può diventare una mina sociale se non si accompagna a tagli e riforme coerenti. E lo spazio fiscale, complice il rialzo dei tassi e l'effetto depressivo dello shock dei dazi americani, è sempre più stretto.

Pnrr, controlli a rischio: “Serve una riflessione”

Nel mirino anche i meccanismi di controllo del Pnrr, ancora troppo complessi e frammentati. Si sottolinea la necessità di rafforzare la vigilanza, soprattutto per prevenire frodi e infiltrazioni criminali. Si chiede “un salto di qualità” per evitare che i fondi europei si trasformino in terreno fertile per la corruzione.

Liste d’attesa e personale sanitario: “Una ferita civile”

Il diritto alla salute è stato definito “parametro di civiltà” e ciò che accade oggi negli ospedali italiani è “vergognoso per un Paese civile”. Medici e infermieri vanno rimessi al centro, non come retorica ma con scelte strutturali.

I dati parlano chiaro: oltre 4 milioni di italiani sono costretti al privato per accedere alle cure.

Rottamazione quater: boom di adesioni, ma troppi non pagano

La “dimensione preoccupante” degli omessi versamenti è un altro nervo scoperto. Se da un lato i 5,4 miliardi incassati mostrano un’adesione superiore alle attese, dall’altro resta altissima la quota di contribuenti che non ha pagato nulla. “Così si premiano i furbi e si punisce chi ha sempre pagato”, ha attaccato il segretario UIL Fisco.

Balneari, basta proroghe: “Serve vigilanza contro le mafie”

La Corte è categorica: “deve essere l’ultima proroga”, e le gare andranno fatte “con scrupolosa vigilanza”, per evitare l’infiltrazione della criminalità organizzata. Non è solo una questione di concorrenza, ma di legalità e reputazione europea.

Carceri, edilizia e diritti: “Non siano sepolcri dei vivi”

Il tema carcerario è affrontato in termini netti: serve un piano straordinario di edilizia penitenziaria. “Le carceri non possono essere il sepolcro dei vivi”, ammonisce la Corte, ricordando il valore costituzionale della funzione rieducativa della pena.

Salari Pa e ambiente, i nodi strutturali del domani

Due partite cruciali per il futuro: i salari del pubblico impiego e le spese ambientali. La Corte invita a rendere strutturali gli investimenti green e a prestare maggiore attenzione alle retribuzioni nella Pa, ancora troppo basse per trattenere i giovani talenti.

Il richiamo finale: “Più trasparenza verso il Parlamento”

Chiude il cerchio il presidente della Corte con un messaggio diretto: “Va salvaguardata l’effettività del controllo della Corte” e, con la riforma della legge di contabilità, occorre “innalzare il livello di trasparenza nei confronti del Parlamento”.

Un’agenda di priorità

Non è solo una fotografia contabile: è un’agenda di priorità scritta nero su bianco, in un momento in cui la politica sembra più attratta dal consenso che dalla coerenza. La Corte dei Conti richiama tutti – governo, opposizioni, società civile – a un’assunzione di responsabilità. Perché dietro ogni proroga c’è un ritardo, e dietro ogni omissione c’è un’occasione perduta.

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