Coldiretti: "58% italiani fuori casa per il 25 aprile"

- di: Daniele Minuti
 
Un'indagine Coldiretti/Ixe' mostra che il 58% degli italiani approfitterà della festa del 25 aprile per trascorrere un inizio di settimana fuori casa: quasi sei su dieci andranno infatti via in occasione della Liberazione, fra mare, campagna, montagna o luoghi d'arte, con alcuni che sceglieranno di viaggiare e intraprendere una vera e propria vacanza.

Coldiretti: "58% italiani fuori casa per il 25 aprile"

Secondo il report, le destinazioni preferite quindi rimangono le città ricche di musei e monumenti da visitare, con la primavera che incomincia ad accogliere viaggiatori vogliosi di mare e spiagge, insieme a chi preferisce la campagna o i monti.

La nota Coldiretti spiega: "Dopo le difficoltà legate all’emergenza Covid, si registra peraltro anche a tavola il ritorno della convivialità con la voglia di stare insieme a parenti e amici nelle case, al ristorante, nei picnic all’aria aperta o in agriturismo dove nel lungo ponte della Liberazione alloggeranno in 400mila secondo Terranostra.
Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere uno dei 25mila agriturismo italiani è anche la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness. Questo fenomeno è favorito anche dall’accresciuto interesse per i piccoli borghi che esprimono un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali. In Italia i centri sotto i 5mila abitanti ospitano il 16,5% della popolazione nazionale ma rappresentano il 54% dell’intera superficie italiana, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, con ampi margini di accoglienza residenziale in un paesaggio fortemente segnato dalle produzioni agricole, dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali in pianura alle malghe di montagna, dai verdi pascoli ai terrazzamenti fioriti, che contrastano il degrado ed il dissesto idrogeologico"
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