CDP: richieste di rinegoziazione per oltre 30.000 mutui da Enti Locali

- di: Daniele Minuti
 
Il piano di rinegoziazione dei muti avviato all'inizio di aprile da Cassa Depositi e Prestiti con Comuni, Province e Città Metropolitane, si è concluso con l'adesione di circa 800 enti: l'obiettivo dell'operazione è quello di supportare gli Enti Locali, liberando fondi che potranno essere subito usati sul territorio con interventi a favore della popolazione.

CDP: richieste di rinegoziazione per oltre 30.000 mutui da Enti Locali

L'iniziativa di CDP ha quindi permesso agli Enti di rinegoziare oltre 30.000 prestiti per un debito residuo totale di circa 7,3 miliardi di euro (il 30% del totale rinegoziabile), liberando in questo modo risorse per circa 320 milioni di euro nel periodo 2023-2024, che potranno essere usate per fronteggiare le esigenze nate dal complicato scenario economico, reso più difficile dall'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime.

Una misura con processo di adesione totalmente digitale e che ha riscosso grande successo lungo l'intera penisola: sono oltre 200 gli Enti del Nord che hanno aderito, più di 400 fra Mezzogiorno e Isole, e circa 150 al Centro.

Massimo Di Carlo, Vicedirettore Generale e Direttore Business di CDP (nella foto), ha detto: "La rinegoziazione dei mutui rappresenta uno strumento che CDP mette a disposizione degli Enti per sostenerli ai fini dello sviluppo del territorio nelle fasi di complessità e criticità. Con questa operazione gli Enti Locali potranno liberare, nel periodo 2023-2024, risorse pari a 320 milioni da impiegare fin da subito. In un momento di particolare incertezza legata all’attuale contesto macro-economico e geopolitico, Cassa Depositi e Prestiti è al fianco degli amministratori locali, per rispondere efficacemente alle istanze delle comunità e ai bisogni dei cittadini".
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