Bilancio Cdp 2020, record di risorse mobilitate a sostegno dell’economia e utili in crescita a 2,8 miliardi

- di: Giuseppe Castellini
 
“L’anno appena concluso ha visto il grande impegno messo in campo da Cdp concretizzarsi in numerose iniziative a sostegno dell’economia italiana. Il Gruppo ha mobilitato 39 miliardi di euro nel delicato contesto dell’emergenza pandemica, supportando oltre 100mia imprese e 50 progetti infrastrutturali grazie a un servizio di consulenza tecnica e finanziaria per gli enti locali. Risultati resi possibili dalla crescita del risparmio postale, che ha raggiunto i 275 miliardi di euro, e dalle nuove emissioni sui mercati finanziari, dove è stata consolidata la leadership in Italia nella finanza sostenibile, con emissioni per 2,5 miliardi di euro ispirate a criteri ESG. Gli indicatori della gestione sono in crescita, con l’utile che ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro, a testimonianza dell’efficacia del nuovo modello di business e dell’efficienza della gestione. Forti di questi risultati, ottenuti grazie al grande lavoro e alle competenze delle persone del Gruppo Cdp, rinnoviamo il nostro impegno per la ripresa economica del Paese”.

Così l’Amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti, Fabrizio Palermo (nella foto), commenta i risultati del bilancio 2020 del Gruppo Cdp, che evidenziano il forte impegno a sostegno del territorio e una rafforzata solidità economico-finanziaria, con le risorse mobilitate in netto aumento a favore di imprese, infrastrutture e pubblica amministrazione.
Quanto al Piano industriale 2019-2021, a due anni dal suo avvio Cdp ha chiuso il 2020 con un modello di business ed operativo totalmente rinnovato, una solidità economico-finanziaria rafforzata ed una piena integrazione della sostenibilità nella propria attività.

Nell’ultimo biennio Cdp ha rivoluzionato il proprio ruolo, trasformandosi da finanziatore a partner delle imprese; da finanziatore a promotore dello sviluppo di territori/infrastrutture e partner a 360 gradi della Pubblica Amministrazione; da azionista a gestore di partecipazioni strategiche per lo sviluppo; da gestore di risorse pubbliche a Istituzione italiana per la cooperazione allo sviluppo. Questa evoluzione è stata accompagnata da una profonda revisione del modello operativo, in termini di presenza territoriale, capitale umano, modelli di lavoro e posizionamento europeo/internazionale.
Nel contempo, Cdp si è rafforzata dal punto di vista economico-patrimoniale, chiudendo il 2020 con un utile ed una solidità finanziaria e patrimoniale in crescita, ed ha pienamente integrato la sostenibilità nella propria attività.

La Cassa ha raggiunto oltre 100mila aziende (rispetto alle 20mila del precedente triennio e alle 60mila di target di Piano), di cui il 40% al Sud, attraverso la completa revisione e l’ampliamento dell’offerta di credito diretto e indiretto, massimizzando l’utilizzo di risorse europee, e il lancio, ex-novo, di servizi di consulenza per aiutare le imprese nella crescita, della prima rete nazionale di sviluppo/finanziamento delle start-up e di iniziative di contrasto agli effetti del Covid-19.

“In un anno caratterizzato da rilevanti difficoltà- afferma il Presidente di Cassa depositi e prestiti, Giovanni Gorno Tempini - abbiamo conseguito importanti risultati che hanno visto il Gruppo Cdp rafforzare il proprio impegno per l’innovazione e la competitività di imprese, infrastrutture e territori e promuovere la nascita di campioni europei nei settori strategici dell’economia nazionale, raggiungendo gli obiettivi previsti dal Piano Industriale. La solidità di bilancio, insieme alla fiducia dei risparmiatori postali, ci ha permesso di potenziare il nostro ruolo di volano per lo sviluppo sostenibile del Paese, con un significativo impatto a livello economico, sociale e ambientale. Fondamentale è stato il supporto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e delle Fondazioni di origine bancaria, che ci ha consentito di rispondere con tempestività all’emergenza causata dalla pandemia e di gettare le basi per il rilancio dell’Italia”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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