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Case green: +8% di valore in sei mesi. CRIF fotografa la svolta del mercato immobiliare

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Case green: +8% di valore in sei mesi. CRIF fotografa la svolta del mercato immobiliare
Il secondo semestre del 2024 ha segnato una chiara linea di demarcazione nel mercato immobiliare italiano. Secondo l’ultimo rapporto di CRIF Real Estate Services, gli immobili in classe energetica A e B, ovvero quelli più efficienti sotto il profilo del consumo energetico, hanno registrato un incremento del valore medio dell’8%, in netta controtendenza rispetto agli immobili meno performanti (classi da C a G), che hanno invece subito una contrazione del 2%. Una forbice che si allarga trimestre dopo trimestre e che dimostra come la variabile ambientale sia ormai una componente strutturale nella determinazione del valore di un’abitazione.

Case green: +8% di valore in sei mesi. CRIF fotografa la svolta del mercato immobiliare

Come osserva Daniela Percoco, Manager Real Estate Advisory di CRIF, “questo andamento mostra la più elevata resilienza nei valori del mercato degli immobili di maggiore qualità energetica, che si va a rafforzare nel tempo mano a mano che la domanda è più consapevole della strategia di decarbonizzazione richiesta a livello normativo europeo”. Al centro di questo cambiamento c’è la Direttiva europea EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), conosciuta anche come “Direttiva case green”, che impone un progressivo efficientamento energetico del patrimonio edilizio, spingendo così acquirenti e investitori verso soluzioni più sostenibili.

500 euro al metro quadro di differenza

I numeri dell’indagine CRIF, che analizza immobili oggetto di perizia nel contesto di mutui erogati, parlano chiaro: tra gli immobili green e quelli meno performanti si registra una differenza di circa 500 euro al metro quadro. Un divario che, nel contesto di un appartamento medio di 80 mq, può tradursi in una differenza di valore di circa 40.000 euro. Questo dato non è solo indicativo di un premio per la sostenibilità, ma anche della crescente attenzione degli istituti finanziari, che sempre più spesso legano condizioni vantaggiose all’efficienza energetica dell’immobile.

Un trend strutturale, non temporaneo

Dal 2021 al 2024 il valore degli immobili in classi energetiche alte ha mostrato una maggiore stabilità anche nei momenti di rallentamento del mercato. È dal 2023, però, che il divario di rendimento rispetto agli immobili meno virtuosi si è accentuato. Questo trend non appare destinato a rientrare: con le direttive comunitarie che si fanno più stringenti e i bonus fiscali sempre più legati alla riqualificazione, il mercato sta premiando le abitazioni che rappresentano un investimento sul futuro, non solo un bene rifugio.

Un’opportunità per l’Italia

Il caso italiano è particolarmente interessante. In un Paese con un vasto patrimonio immobiliare datato, la trasformazione energetica degli edifici rappresenta al contempo una sfida e un’opportunità economica. Il valore crescente degli immobili green potrebbe innescare una nuova stagione di investimenti privati e pubblici nella riqualificazione edilizia. A guadagnarci sarebbero i proprietari, ma anche le imprese, le banche e l’ambiente. CRIF, da parte sua, si pone al centro di questo cambiamento con servizi avanzati di valutazione e analisi del rischio, confermando il ruolo strategico dell’informazione nel facilitare la transizione energetica anche nel settore immobiliare.
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