Cartelle esattoriali: stop alle notifiche fino al 31 agosto

- di: Daniele Minuti
 
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che, grazie ai punti del capitolo riscossione, ha ripercussioni sulle notifiche delle cartelle esattoriali nel nostro paese: come spiega il Sole 24 Ore, fino alla fine di agosto gli italiani non riceveranno notifiche né dovranno saldare il conto delle cartelle arrivate prima del lockdown di marzo 2020, mentre rimane in piedi per il momento l'obbligo di versare rate 2020 della pace fiscale entro il 2 agosto, con sto alla compensazione dei rimborsi da erogare con debiti iscritti al ruolo (anche qui deadline al 31 agosto).

Agenzia delle Entrate quindi bloccherà ancora circa 60 milioni di cartelle che si sono accumulate dall'anno precedente, con la data di ripresa degli invii fissata al 1 settembre, mentre è allo studio una modalità che possa mitigare la slavina di notifiche che arriverà dallo sblocco. Per chi aveva ricevuto una cartella prima del lockdown di marzo e deve saldare importo o rateazioni già richieste o debito intero, il termine per i versamenti slitta al 30 settembre (con Governo e Parlamento che studiano come risolvere il problema del cumulo).

Al momento resta fuori dal pacchetto rinvii il termine temporale del 2 agosto sulle rate 2020 della pace fiscale, nonostante questa scadenza possa essere comunque onorata entro il 9 agosto 2021 senza che sopraggiunga la decadenza delle due sanatorie. Ma anche qui, è possibile che in Aula se ne discuta nuovamente prima dei termini appena citati.

Previsto anche un nuovo stop al pignoramento di stipendi e pensioni, con il termine temporale fissato anche qui per il 31 agosto, prima del quale la Riscossione non potrà attivare il blocco della busta paga o del rateo previdenziale per i contribuenti morosi che non hanno saldato il debito. In ultimo, va segnalato come sia stata colmata una nuova lacuna nelle sospensioni, cioè quella che non permetteva al Fisco di compensare eventuali rimborsi che spettano ai contribuenti con debiti iscritti a ruolo al 30 aprile. Ora questo termine è slittato al 31 agosto, in modo che chi riceverà il rimborso del 730 fra luglio e agosto non lo vedrà decurtato dagli importi dovuti alla Riscossione come destinatario di somme iscritte a ruolo.

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