Dopo le ripetute denunce e segnalazioni di Adoc, Assoutenti e Federconsumatori alle autorità competenti, tra cui AGCM e ART, anche Mr. Prezzi ha affrontato la questione spinosa del caro-voli. Dato che il 2023 ha definitivamente segnato la fine dell’emergenza legata alla pandemia, il numero dei passeggeri è raddoppiato rispetto all’anno precedente e più che triplicato rispetto al 2021. Tuttavia, contestualmente, non si è verificato un aumento dell’offerta: ciò ha determinato una autentica impennata dei costi dei voli.
Caro voli, aumenti inaccettabili nel 2023: Adoc, Assoutenti e Federconsumatori chiedono di sanzionare speculazioni e abusi
In vista delle vacanze estive, sono stati registrati rincari significativi dei prezzi dei biglietti aerei, con aumenti compresi tra il 20% e il 50%, e picchi del 70%, nonostante il rallentamento dei prezzi dei carburanti. Un aumento che riguarda prima di tutto le compagnie low cost, ormai lungi dall’essere competitive e vantaggiose, che oggi applicano, per la stagione estiva 2023, prezzi superiori del +15% rispetto a quelli delle compagnie di linea.
Un trend ritenuto inaccettabile da Adoc, Assoutenti e Federconsumatori, che sta mettendo a dura prova i passeggeri e rischia di danneggiare fortemente la stagione turistica. Oltre agli aumenti, non bisogna sottovalutare l’aspetto fondamentale della trasparenza del prezzo del biglietto, che dovrebbe indicare fin dalle prime fasi di ricerca le diverse voci di cui è composto, per consentire ai viaggiatori di fare scelte consapevoli ed evitare loro brutte sorprese.
Le “opzioni extra” che poi in realtà tali non sono, restano parecchie, come i viaggiatori ormai sanno fin troppo bene: dal bagaglio di dimensioni adatte al viaggio al suo imbarco in stiva, dalla scelta del posto sul velivolo all’imbarco prioritario, ovvero tutti quei servizi in teoria non obbligatori il cui costo si somma a quello sponsorizzato in homepage dalla compagnia, fino a farlo lievitare a cifre improponibili. Si tratta di una questione di trasparenza dei costi, di pubblicità ingannevole nonché di pratiche commerciali scorrette, ai limiti dei fenomeni di “cartello”. Spesso dietro vi è un dark pattern, che induce i clienti a compiere azioni indesiderate e svantaggiose per loro, aggiungendo servizi e spese accessorie al biglietto di trasporto.
I consumatori, sottolineano le Associazioni, hanno diritto a vederci chiaro sui prezzi dei biglietti, sia sui siti delle compagnie che sui principali motori di ricerca voli aerei come Skyscanner, Google voli, Edreams. Questi portali mostrano spesso sulla propria pagina costi dei biglietti aerei talvolta molto economici, che però non corrispondono quasi mai al prezzo finale, a cui si aggiunge la questione dei costi, spesso molto onerosi, dei servizi “accessori” quali il parcheggio o il trasferimento città-aeroporto, dove si rilevano aumenti spropositati e disservizi: è il momento di fare chiarezza su questi aspetti, prendendo provvedimenti adeguati per offrire servizi di qualità, che soddisfino la domanda di mercato a prezzi accessibili e realmente concorrenziali.
Non è tollerabile, come dichiara lo stesso ministro Urso, che, nonostante l’aumento della domanda e la diminuzione dei prezzi del carburante, i prezzi dei voli aerei aumentino così tanto, guarda caso nel periodo delle vacanze estive e, in particolare, per le tratte per le quali essi sono indispensabili, come le isole. Sembrerebbe proprio che l’aumento dei prezzi dei biglietti sia direttamente proporzionale a quello della domanda, quando invece dovrebbe avvenire l’esatto contrario: una coincidenza, oppure dannosi e inaccettabili fenomeni speculativi? Questo è l’interrogativo posto dalle Associazioni, tanto da indurre il ministro Urso ad annunciare l’imminente presentazione di un disegno di legge sulla materia, insieme a nuove norme di disciplina dei servizi di taxi e NCC. Le Associazioni, pur apprezzandone l’orientamento, chiedono comunque di essere consultate sul testo prima della sua presentazione e audite durante l’iter parlamentare.
Il Garante dei prezzi, avvalendosi delle segnalazioni delle Associazioni dei Consumatori e degli attenti monitoraggi sui prezzi da loro realizzati, è chiamato a sanzionare tali comportamenti.
Adoc, Assoutenti e Federconsumatori chiedono anche che sia attuata immediatamente una riduzione delle tasse aeroportuali; che si assicuri il servizio pubblico di trasporto aereo da e verso le isole; che si applichi un meccanismo automatico di riduzione dei prezzi dei biglietti a seconda del fattore di riempimento del volo, con modalità trasparenti e non speculative (un algoritmo che funzioni al contrario rispetto a quel che accade oggi) e, infine, che si impongano limiti e si riducano i prezzi dei transfert e dei servizi aeroportuali a carico dei passeggeri, potenziando quelli di assistenza a terra, troppo spesso insufficienti.