Capgemini, World Wealth Report 2024: la popolazione HNWI e il suo patrimonio a livelli record

- di: Barbara Leone
 

Il World Wealth Report 2024, pubblicato dal Capgemini Research Institute, rivela che il numero di High Net Worth Individual (HNWI) e la loro ricchezza hanno raggiunto livelli  senza precedenti nel 2023, grazie al miglioramento delle prospettive economiche globali. Secondo il  report, la ricchezza globale degli HNWI è cresciuta del 4,7% nel 2023, raggiungendo gli 86.800  miliardi di dollari. Anche la popolazione HNWI è aumentata del 5,1%, raggiungendo i 22,8 milioni di  persone a livello globale, e sta continuando a crescere nonostante l'imprevedibilità del mercato.  Questo andamento in crescita compensa il calo dello scorso anno e riporta i trend degli HNWI su una  traiettoria positiva.

Capgemini, World Wealth Report 2024: la popolazione HNWI e il suo patrimonio a livelli record

Nel 2023, il Nord America ha registrato il più alto recupero degli HNWI a livello mondiale, con una crescita annua  del 7,2% per la ricchezza e del 7,1% per la popolazione. Secondo il report, la solida tenuta economica,  l’allentamento delle pressioni inflazionistiche e il formidabile recupero del mercato azionario statunitense hanno  dato impulso alla ripresa. Questo trend si conferma nella maggior parte dei mercati, sia in relazione al patrimonio  che alla popolazione, ma in misura minore: i segmenti HNWI delle regioni Asia-Pacifico (4,2% e 4,8%) ed Europa (3,9% e 4,0%) hanno registrato  una crescita più modesta in termini di ricchezza e popolazione;  l'America Latina e il Medio Oriente hanno registrato una crescita limitata degli HNWI, con un aumento  della ricchezza rispettivamente del 2,3% e del 2,9% e della popolazione rispettivamente del 2,7% e del  2,1%; l'Africa, invece, è stata l'unica regione in cui la ricchezza degli HNWI (-1,0%) e la popolazione (-0,1%)  sono diminuite per effetto del calo dei prezzi delle materie prime e della riduzione degli investimenti  esteri. La crescita degli HNWI sta portando a un cambiamento in ottica di asset allocation: si sta infatti passando dalla  preservazione della ricchezza a una logica di incremento della stessa. I dati dei primi mesi del 2024 evidenziano  una normalizzazione delle disponibilità liquide pari al 25% del totale del portafoglio, in netto contrasto con i  massimi pluridecennali del 34% registrati nel gennaio 2023. Il report indica che due HNWI su tre pianificano di  investire maggiormente nel private equity nel 2024, in modo da sfruttare le possibilità di sviluppo future.

Gli Ultra High Net Worth Individual (UHNWI), il segmento a più alta concentrazione tra le fasce di ricchezza,  detengono oltre il 34% della ricchezza totale degli HNWI e rappresentano poco più dell'1% della popolazione  HNWI totale. Secondo le previsioni, nei prossimi vent'anni le generazioni che invecchiano trasferiranno oltre  80.000 miliardi di dollari2, e questo determinerà un aumento della domanda di servizi a valore aggiunto di tipo  finanziario (gestione degli investimenti e pianificazione fiscale) e non finanziario (filantropia, servizi di concierge,  investimenti per passione3 e opportunità di networking), rappresentando un'opportunità remunerativa per le  società di wealth management. Il report rivela che il 78% degli UHNWI considera essenziali i servizi a valore  aggiunto e che oltre il 77% conta sulla propria società di wealth management per essere supportato nelle proprie  esigenze di trasferimento di ricchezza intergenerazionale. Nonostante gli HNWI desiderino essere ben consigliati,  il 65% esprime preoccupazione per la mancanza di una consulenza personalizzata e adeguata alla propria situazione finanziaria in continua evoluzione. 

I clienti chiedono di più ai loro wealth manager e la posta in gioco non è mai stata così alta. In questo momento  di grandi trasferimenti di ricchezza e di crescita degli HNWI, le aziende possono adottare misure concrete per  coinvolgere e fidelizzare i clienti attraverso un'esperienza personalizzata e multicanale”, ha dichiarato Dario  Patrizi, Financial Services Director di Capgemini in Italia. “Sebbene il sistema tradizionale di profilazione  dei clienti sia ormai onnipresente, sarebbe opportuno prendere in considerazione l'applicazione di strumenti di  finanza comportamentale basati sull'intelligenza artificiale e sull'utilizzo di dati psicografici. Tali strumenti  possono offrire un vantaggio competitivo grazie alla comprensione del processo decisionale dei singoli individui, che consente di ottenere un maggior grado di conoscenza del cliente. La creazione di canali di comunicazione in  tempo reale sarà fondamentale per gestire i bias che movimenti di mercato improvvisi e volatili potrebbero  innescare”.

Oltre il 65% degli HNWI rivela che i bias influenzano le proprie decisioni di investimento, soprattutto in occasione  di avvenimenti importanti della vita come matrimonio, divorzio e pensionamento. Di conseguenza, il 79% degli  HNWI vorrebbe che i relationship manager (RM) li aiutassero a gestire questi bias inconsapevoli. Integrando la  finanza comportamentale con l'intelligenza artificiale, le società di wealth management possono analizzare il  modo in cui i clienti reagiscono alle fluttuazioni del mercato e prendere decisioni basate sui dati che sono meno  suscettibili ai bias di tipo emotivo o cognitivo. Il report sottolinea che i sistemi basati sull'intelligenza artificiale  sono in grado di analizzare i dati e rilevare modelli difficilmente riconoscibili dagli esseri umani, il che  consentirebbe ai gestori patrimoniali di adottare misure proattive nella consulenza ai clienti. Secondo il report, gli UHNWI hanno incrementato il numero di relazioni con le società di wealth management  passando da tre nel 2020 a sette nel 2023. Questa tendenza indica che il settore fa fatica a fornire la gamma e  la qualità dei servizi richiesti da questo segmento. Viceversa, i single-family office, che si occupano  esclusivamente di una famiglia, sono cresciuti del 200% nell'ultimo decennio.4 Per soddisfare ulteriormente il  segmento HNWI e UHNWI, le società di wealth management devono trovare un equilibrio tra concorrenza e  collaborazione con i family office. Un UHNWI su due (52%) desidera infatti avviare un family office e per farlo  vorrebbe essere assistito dalla propria società di riferimento. 

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