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A Brescia, Ex-Stasis di Patrick Tuttofuoco inaugura una nuova piazza dell'arte

- di: Samantha De Martin
 
A Brescia, Ex-Stasis di Patrick Tuttofuoco inaugura una nuova piazza dell'arte

Due grandi ali spiegate, a cucire un abbraccio aperto che accoglie e protegge, avvolge e rassicura, alla maniera della grande Vittoria Alata, trasformano via Milano, a Brescia, da ex area industriale abbandonata a cuore pulsante dell’offerta culturale cittadina, con un progetto che coniuga arte, architettura e rigenerazione urbana.

A Brescia, Ex-Stasis di Patrick Tuttofuoco inaugura una nuova piazza dell'arte

Intitolata Ex-stasis, l’opera permanente dell’artista Patrick Tuttofuoco, vincitrice della call “Life Art al Teatro Borsoni. Energia creativa per Brescia. La tua città europea” promossa dal Centro Teatrale Bresciano (CTB), con il Comune e il sostegno di A2A, con un gioco di sguardi e di riflessi dialoga con il Teatro Renato Borsoni che celebra il suo primo anniversario.

L’installazione, in perfetta sintonia con l’architettura del teatro firmata da Camillo Botticini, è stata selezionata in una rosa di 146 progetti provenienti da tutta Italia, inserita nel più ampio programma comunale Oltre la Strada, che ha investito oltre 50 milioni di euro in servizi, riqualificazione urbana, iniziative sociali, biblioteche e spazi culturali in una delle aree più complesse della città.

Un anno fa, l’inaugurazione del Borsoni aveva segnato l’apertura a Brescia di un nuovo teatro cittadino, intitolato al fondatore del Centro Teatrale Bresciano - che dal 1974 opera nel settore teatrale dello spettacolo dal vivo - e figura centrale della vita culturale cittadina.

La nuova via Milano: da spazio abbandonato a cuore pulsante della cultura

Oggi quella scommessa culturale si arricchisce di un’opera permanente simbolo di una città che guarda al futuro partendo dalle sue periferie e che trasforma lo spazio esterno del teatro in una vera piazza dell’arte.

“Il Teatro Borsoni - commenta la sindaca di Brescia, Laura
Castelletti - è una scommessa che abbiamo vinto insieme, come amministrazione e come comunità. Celebriamo il suo primo anno di vita, dodici mesi intensi, ricchi di eventi, emozioni e partecipazione, che hanno trasformato questo angolo di via Milano in un punto di riferimento in cui arte, musica e teatro si incontrano e in cui grandi e piccini possono sentirsi parte di qualcosa di speciale. Grazie ad A2A, il Borsoni si arricchisce oggi di un nuovo, prezioso tassello artistico che ne rafforza l’identità. In tutta Italia i teatri chiudono, noi ne abbiamo aperto uno, non è stata una scelta semplice, ma il Borsoni è la dimostrazione che, con impegno e visione, possiamo rigenerare le aree dismesse della nostra città, trasformandole in luoghi di incontro e bellezza. Grazie al lavoro del Centro Teatrale Bresciano, sono certa che questo teatro continuerà a crescere e a diventare sempre più centrale nell’offerta culturale di Brescia, portando energia, creatività e comunità in via Milano”.

Un’opera partecipativa simbolo di accoglienza

Con la sua forma concava, in acciaio, a evocare un abbraccio aperto, caratterizzato da due grandi ali spiegate, Ex-stasis si fa ammirare con la superficie esterna vivacemente multicolore, e un interno specchiante, simbolo di accoglienza e superamento di barriere, architettoniche o sociali. La base in ferro, a forma di T, si potrà utilizzare come seduta, rafforzando la dimensione partecipativa dell’opera.

“Quest’opera d’arte pubblica permanente di rigenerazione urbana e sociale in dialogo con il Teatro Borsieri, il quarto nella città di Brescia, sorge sulle ceneri dell’ex fabbrica dell’Ideal Standard, in un quartiere industriale e oggi multietnico che adesso torna a nuova vita grazie ad un’importante operazione culturale - spiega la curatrice Valentina Ciarallo. In questo conteso l’opera di Tuttofuoco funge da catalizzatore di questa nuova realtà culturale. La sua forma semplice, organica, che potrebbe ricordare un orecchio in ascolto, una farfalla che spicca il volo, o una prua di una nave che punta verso qualcosa, appare come una una macchia di colore vibrante, un arcobaleno in un contesto grigio, da sempre a vocazione industriale. Specchiandoci al suo interno percepiamo un dialogo tra l’io e il noi. L’opera fungerà anche da attrattore. Nei prossimi mesi l’artista organizzerà incontri e workshop con le scuole per rendere l’opera inclusa nel contesto urbano”.

Ispirata al concetto di estasi (ex-stasis, dal greco “essere fuori”) intesa come condizione di sospensione e trasformazione interiore, l’opera di Patrick Tuttofuoco stimola la riflessione individuale e collettiva.

L’iniziativa si sposa con il progetto di city branding, “Brescia. La Tua Città Europea”, commissionato dall’amministrazione comunale per la città di Brescia, finalizzato a consolidare percezione e risonanza della città a livello locale, nazionale e internazionale. La Leonessa d’Italia, importante crocevia della storia romana, continua a volare alto verso il futuro, tra memoria e slancio verso il contemporaneo.

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