Fatturato in forte crescita per Brembo nei primi nove mesi del 2022

- di: Daniele Minuti
 
Il Consiglio di Amministrazione di Brembo ha approvato i risultati del Gruppo al 30 settembre 2022, periodo chiuso con numeri decisamente positivi a partire dai ricavi, saliti del 33,6% finoa 2.728,2 milioni di euro di euro su base annua (il perimetro di consolidamento è cambiato dopo l'acquisizione del gruppo J.Juan, a parità di perimetro l'aumento sarebbe del 29,8%).

Brembo: fatturato a +33,6% nei primi nove mesi del 2022

Tutti i segmenti in cui il Gruppo opera hanno avuto andamento molto positivo: crescita rispettivamente del 33,3%, del 49,9% (+17,5% a parità di perimetro di consolidamento), del 20,4% e del 28,3% per quelli auto, applicazioni per motocicli, veicoli commerciali e competizioni.

Aumenti diffusi a livello geografico fra Italia (+14,1%), Germania (35,2%), Francia (17,8%) e Gran Bretagna (0,6%), col mercato del Nord America in crescita di 53 punti percentuali (38 punti percentuali a cambi costanti) e quello in Brasile e Argentina in salita di 60,4 punti percentuali (38,7 punti a cambi costanti). Bene anche India e Cina (+44,7% e +36,1% rispettivamente), scende del 12,3% il Giappone.

Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a 1.807,9 milioni di euro con un'incidenza del 66,3% sui ricavi, lieve aumento su base annuale,mentre i costi per il personale salgono a 451,7 milioni di euro con un'incidenza del 16,6% sui ricavi, in discesa dal 18,4% dello scorso anno. L'EBITDA ammonta a 482,3 milioni di euro (17,7% dei ricavi) mentre l'EBIT è a 303,1 milioni di euro (11,1% dei ricavi), entrambi dati in crescita. I proventi finanziari sono a 1,4 milioni di euro includendo oneri per 9,6 milioni di euro e differenze cambio nette positive per 11 milioni di euro.

I proventi da partecipazioni quasi raddoppiano arrivando a 7,8 milioni di euro, col risultato prima delle imposte che mostra un utile di 312,4 milioni di euro (a fronte dei 223,5 milioni del 30 settembre 2021).
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2022 arriva a 630,7 milioni di euro, ma senza gli effetti dell’IFRS 16 l’indebitamento finanziario netto sarebbe 405,6 milioni di euro, in incremento di 128,1 milioni di euro dello scorso anno.

Matteo Tiraboschi, Presidente di Brembo (nella foto),  ha commentato: "Il terzo trimestre del 2022 si chiude molto bene per Brembo. In uno scenario macroeconomico di persistente difficoltà, l’azienda registra risultati ancora in forte crescita in tutte le geografie e segmenti di riferimento. Nei primi nove mesi dell’anno sfioriamo i ricavi dell’intero 2021. Le nostre strategie rimangono incentrate sullo sviluppo di medio e lungo periodo di Brembo. In tal senso va la recente creazione di Brembo Ventures, l’unità dedicata al venture capital per investire con maggiore focus in startup tecnologiche in grado di accelerare l’innovazione delle nostre soluzioni. Guardando al futuro, il contesto molto incerto con il quale ci dobbiamo misurare impone una necessaria cautela. Tuttavia, siamo fiduciosi che la solidità patrimoniale e finanziaria di Brembo ci consentirà di affrontare al meglio le prossime sfide".
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