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Bper e Popolare di Sondrio: nasce colosso bancario con oltre 2 miliardi di utile atteso nel 2027

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Bper e Popolare di Sondrio: nasce colosso bancario con oltre 2 miliardi di utile atteso nel 2027

Il settore bancario italiano si prepara ad accogliere un nuovo protagonista. L’Offerta Pubblica di Scambio (Ops) lanciata da Bper Banca su Banca Popolare di Sondrio, con il gruppo assicurativo Unipol come azionista di riferimento di entrambi gli istituti, darà vita a una realtà con una solida posizione patrimoniale e una strategia di crescita ambiziosa.

Bper e Popolare di Sondrio: nasce colosso bancario con oltre 2 miliardi di utile atteso nel 2027

L’operazione, che punta a rafforzare il posizionamento del nuovo gruppo sul mercato nazionale, è accompagnata da obiettivi chiari e numeri ambiziosi. Secondo quanto comunicato da Bper, il target per il 2027 prevede un utile netto superiore ai 2 miliardi di euro, con un Rote (Return on Tangible Equity) vicino al 15% e un Cet1 ratio atteso oltre il 15%. Numeri che garantirebbero solidità finanziaria, capacità di investimento e una maggiore competitività nel panorama bancario.

Il gruppo ha anche ribadito la volontà di “continuare la politica di elevata remunerazione degli azionisti, mantenere solidi coefficienti patrimoniali e una solida qualità del credito senza oneri straordinari per gli azionisti”. A conferma di questa linea, la banca ha fissato un payout ratio medio del 75%, dimostrando così l’intenzione di restituire agli azionisti una quota significativa degli utili generati.

Sinergie e crescita: le strategie per aumentare efficienza e redditività
La fusione tra Bper e Popolare di Sondrio non si limiterà a unire due istituti di credito, ma punterà a un’integrazione operativa e commerciale capace di generare valore aggiunto. L’operazione è progettata per sfruttare sinergie di ricavo e di costo, in modo da migliorare l’efficienza e ottimizzare le risorse interne.

Le sinergie di ricavo, spiega la banca, “sono stimate a regime fino a circa 100 milioni di euro ante imposte per anno, derivanti dall'incremento della produttività per cliente e per sportello su livelli allineati a quelli dell'Offerente”. Questo risultato sarà raggiunto attraverso la condivisione delle fabbriche prodotto, che consentirà di ampliare l’offerta di servizi, e grazie a un rafforzamento delle strategie di cross-selling nei segmenti più redditizi, come wealth management, bancassurance e specialty finance.

Parallelamente, la banca prevede di ottenere sinergie di costo fino a 190 milioni di euro ante imposte all’anno, un obiettivo che verrà raggiunto attraverso economie di scala e una maggiore efficienza operativa. L’istituto ha già dimostrato di saper gestire integrazioni bancarie complesse in passato e ora intende replicare quel modello, con l’obiettivo di “realizzare una struttura operativa agile e liberare importanti risorse per gli investimenti (anche tecnologici)”.

Questa strategia si basa sull’esperienza maturata da Bper nelle recenti operazioni di consolidamento, che hanno permesso di snellire le strutture interne, ridurre le duplicazioni e migliorare i servizi ai clienti. Il nuovo gruppo punterà su una maggiore digitalizzazione e su una gestione più dinamica della rete degli sportelli, mantenendo una forte presenza territoriale e valorizzando il rapporto con i clienti.

Costi di integrazione: 400 milioni di euro, il grosso nel 2025
Come in ogni operazione di fusione, anche questa comporterà costi di integrazione significativi, necessari per garantire un’unione efficace tra i due istituti. Bper stima che i costi complessivi di integrazione saranno pari a circa 400 milioni di euro ante imposte una tantum, di cui il 75% sarà sostenuto entro il 2025 e il restante 25% nel 2026.

Questi investimenti saranno destinati a ottimizzare i processi interni, unificare i sistemi operativi e armonizzare l’offerta di servizi bancari, con l’obiettivo di rendere la transizione il più fluida possibile e massimizzare rapidamente i benefici dell’integrazione.

L’operazione rappresenta un passaggio cruciale per il futuro di Bper, che attraverso questa acquisizione punta a consolidarsi come una delle principali realtà bancarie italiane, con una struttura finanziaria solida, una redditività elevata e un modello di business competitivo.

Il nuovo gruppo avrà il compito di rafforzare ulteriormente la propria posizione di mercato, valorizzare il marchio Popolare di Sondrio e ampliare l’offerta per clienti e imprese. La fusione non sarà solo un’operazione di espansione, ma un progetto di lungo periodo per costruire una banca moderna, efficiente e in grado di competere con i principali player del settore.

Le sfide da affrontare sono molte, ma i numeri e la strategia delineata da Bper indicano un percorso solido e strutturato, con un obiettivo chiaro: far nascere un nuovo colosso bancario con una redditività elevata e una forte capacità di crescita nel tempo
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