BPER Banca cresce e si pone nuovi traguardi ambiziosi: le svolte strategiche previste col piano industriale 2022-2025

- di: Redazione
 

Il Gruppo BPER Banca è diventato il terzo gruppo bancario quotato in Italia, ha programmato una fase di crescita e di sviluppo solido, con al centro un rinnovato impegno per le tematiche ESG e di sostegno economico-sociale ai territori serviti. Parla la Presidente Flavia Mazzarella.

BPER Banca, intervista alla presidente Flavia Mazzarella

Il Piano industriale 2022-2025 del Gruppo BPER, approvato dal Cda, delinea una nuova fase di sviluppo dell’Istituito con obiettivi ambiziosi. Può delineare le principali scelte strategiche del Piano?

BPER, con le operazioni recentemente compiute, è diventato il terzo gruppo bancario in termini di dimensioni complessive, di numero di clienti e di masse gestite. Il Piano Industriale, che è corretto definire ambizioso, abbraccia il periodo 2022-2025 e mira prima di tutto a consolidare la posizione raggiunta di recente con l’acquisizione di Carige. Con questa operazione abbiamo raggiunto un numero consistente di nuovi clienti, di sportelli e di personale. Questi risultati vanno consolidati ed accompagnati da un’attività di sviluppo, che si realizzerà grazie ad importanti investimenti in ambito digitale; verranno sviluppate attività a presidio del territorio, a beneficio dei numerosi clienti e ci sarà una ‘infusion’ per quanto riguarda le tematiche ESG, che rappresentano un asse importante del piano. 

Le tematiche relative alla Sostenibilità, già ampiamente integrate nel modello di business di BPER, nel Piano industriale vengono identificate attraverso azioni concrete da traguardare su tutte le linee di intervento in modo trasversale, con target precisi in termini di riduzione degli impatti ambientali, supporto ai clienti nella transizione ecologica e attenzione all’inclusione. All’interno della componente ESG del Piano spicca il progetto di B-education, in cui i giovani saranno attori. Ce lo può illustrare?

Come accennato, le tematiche ESG sono un asse importante del Piano. Abbiamo investito sia sui temi di governance, sia quelli ambientali e sociali. Abbiamo cercato di individuare degli obiettivi concreti che abbracciassero l’arco temporale 2022-2025, individuando soprattutto dei Kpi che fossero misurabili nel tempo e anche rendicontabili. Tra questi c’è appunto il programma B-Education,  un progetto molto interessante: ci siamo sempre occupati di educazione finanziaria rivolta alle nuove generazioni; questo progetto vuole essere un po’ più innovativo e sono gli stessi giovani, universitari non necessariamente provenienti da facoltà di economia ma anche da altre facoltà, a individuare all’interno di una rosa di tematiche a quali sono maggiormente interessati, e sulle quali reputano sia necessario investire. Saranno quindi loro stessi gli artefici di tali progetti e i primi tre verranno premiati e realizzati a beneficio di tutti gli studenti universitari.

L’economia italiana, dopo aver corso nel 2021 e nella prima parte del 2022 recuperando e superando i livelli pre-Covid, sembra destinata ad entrare in una fase, non si sa quanto lunga e profonda, di stagnazione/recessione. Quali iniziative avete implementato o pensate di portare avanti per sostenere i territori la crescita complessiva dell’economia? Inoltre, nel Piano industriale avete declinato un plafond dedicato alla transizione green di oltre sette miliardi di euro. Potrebbe darci maggiori informazioni in merito?

Il tema della vicinanza ai territori, alle imprese e alle famiglie, è per noi fondamentale. Continueremo in questi momenti di difficoltà e in questo contesto economico incerto, ad essere vicini a loro  L’idea di continuare a investire nella transizione energetica è in linea con gli obiettivi che ci siamo dati aderendo all’accordo di Parigi e alle alleanze che sull’argomento si sono create a livello europeo e internazionale. Per fare questo, il tema della transizione energetica va visto su due punti di vista: intanto sulla capacità delle singole realtà, come quella bancaria, di saper rispondere alle sfide dei nuovi scenari, mettendo in piedi una serie di piani e di attività che le possano consentire di raggiungere obiettivi importanti in termini di risparmio energetico; poi c’è l’impegno a beneficio diretto dei nostri clienti. Il PNRR ci guida e ci permetterà di continuare a investire in progetti che accompagneranno le imprese verso il risparmio e la transizione energetica.

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