Borse: la buona chiusura di Wall Street trascina al rialzo i mercati asiatici

- di: Redazione
 
È stata una buona giornata di contrattazioni quella di oggi per le borse asiatiche che hanno risentito, in positivo, della chiusura sotto il segno ''+'' di Wall Street, per il recupero dei titoli della banche, dopo i crolli della scorsa settimana. A rasserenare il clima c'è l'ottimismo sull'ampiezza del prossimo aumento dei tassi di interesse che sarà deciso dalla Federal Reserve e che potrebbe essere di un quarto di punto. Pur sempre il nono aumento dal marzo dello scorso anno, ma inferiore agli ultimi che l'hanno preceduto.

Borse: la buona chiusura di Wall Street trascina al rialzo i mercati asiatici

Nel trading asiatico, il Nikkei 225 di Tokyo è salito dell'1,9% a 27.466,61, recuperando terreno dopo la chiusura del mercato di ieri per una festività. L'indice Hang Seng di Hong Kong è avanzato dell'1,9% a 19.631,80, mentre, da parte sua, lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,2% a 3.261,14. In terreno positivo pure le chiusure per lo S &P/ASX 200 australiano (+ 0,9% a 7.015,60) e il Kospi sudcoreano (+1,2% a 2.417,14).

Ieri a Wall Street, l'S &P 500 è salito dell'1,3% chiudendo il suo primo guadagno consecutivo dall'inizio del rapido fallimento della Silicon Valley Bank due settimane fa. Ha chiuso a 4.002,87.
Il Dow Jones Industrial Average è salito dell'1% a 32.560,60, mentre il Nasdaq Composite è balzato dell'1,6% a 11.860,11.

All'inizio di questo mese, gran parte di Wall Street si stava preparando a che la Fed riaccelerasse oggi i suoi aumenti e aumentasse di 0,50 punti percentuali i tassi di interesse, dopo che i rapporti sul mercato del lavoro, le vendite al dettaglio e l'inflazione sono stati più caldi del previsto. Ora, i trader stanno iniziando a scommettere che la Fed potrebbe persino tagliare i tassi di interesse entro la fine dell'anno.

In altri scambi di mercoledì, il greggio di riferimento statunitense ha perso 64 centesimi a 69,03 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, la base dei prezzi per i petroli internazionali, è sceso di 73 centesimi a 74,59 dollari al barile.
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