Borse: le notizie sull'inflazione americana deprimono i mercati asiatici

- di: Redazione
 
La notizia che l'inflazione statunitense, pur rallentando la sua marcia, è scesa meno del previsto, ha depresso i mercati azionari asiatici, nel timore che la Federal Reserve ricorra a nuovi aumenti dei tassi di interesse. Le principali borse asiatiche - Tokyo, Shanghai, Hong Kong e Sydney - hanno chiuso le contrattazioni odierne in terreno negativo. Ieri Wall Street ha chiuso contrastata la giornata, dopo che è stato comunicato dal governo che l'inflazione è rallentata al 6,4% a gennaio dal 6,5% del mese precedente, quando invece le aspettative erano di un 6,2%.

Borse: le notizie sull'inflazione americana deprimono i mercati asiatici

L'inflazione core, che esclude i prezzi più volatili di cibo ed energia per dare una visione più chiara della tendenza, è salita allo 0,4% rispetto a un mese prima dallo 0,3% di dicembre. In Asia, lo Shanghai Composite Index ha perso lo 0,3% a 3.282,60 e il Nikkei 225 di Tokyo ha ceduto lo 0,5% a 27.476,75. L'Hang Seng di Hong Kong è sceso dell'1,3% a 20.840,78. In regresso anche il Kospi di Seul, a -1,4% a 2.430,57, e l'S &P-ASX 200 di Sydney, a -1% a 7.356,80. Anche l'indiano Sensex ha aperto in calo di meno dello 0,1% a 61.022,03. In terreno positivo le borse neozelandese e indonesiana; in arretramento quelle singaporiana e thailandese.

L'attenzione, quindi, si sposta ora sulle prossime mosse della Federal Reserve, che, secondo gli operatori, potrebbe decidere altri due aumenti dei tassi di 0,25 punti percentuali quest'anno per rallentare l'attività commerciale e le assunzioni. A Wall Street, l'indice di riferimento S &P 500 ieri è sceso di meno dello 0,1% a 4.136,13. Il Dow Jones Industrial Average ha perso lo 0,5% a 34.089,27 mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,6% a 11.960,15.

Il tasso di prestito di riferimento della Fed è compreso tra il 4,50% e il 4,75%, in rialzo rispetto allo zero di un anno fa. Nei mercati dell'energia, il greggio USA di riferimento ha perso 68 centesimi a 78,38 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. mentre il Brent è sceso di 73 centesimi a 84,85 dollari al barile a Londra.
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