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Borse europee in spinta: Milano brilla grazie all’effetto Nvidia

- di: Vittorio Massi
 
Borse europee in spinta: Milano brilla grazie all’effetto Nvidia
Il rimbalzo arriva dopo i conti da record di Nvidia e le attese sul lavoro Usa. Milano guadagna oltre l’1 % mentre i riflettori restano sui tassi e sulle valute. Oggi i mercati azionari europei hanno preso il volo, alimentati da una significativa migliorata fiducia.

L’effetto Nvidia e lo sgonfiamento dei timori «bolla tech»

I conti di Nvidia hanno superato le attese con una crescita dei ricavi nell’ultimo trimestre dell’ordine del 62 % anno su anno, a circa 57 miliardi di dollari, e una previsione per il quarto trimestre che punta su circa 65 miliardi: molto sopra i 61 miliardi stimati dagli analisti.

Il ceo Jensen Huang ha commentato: “C’è stato molto parlare di una bolla AI. Dal nostro punto di vista vediamo qualcosa di molto diverso” indicando che «eccelliamo in ogni fase dell’AI, dal pre-training all’inferenza».  Questa dichiarazione ha contribuito a rasserenare i mercati, almeno per la giornata, facendo scivolare sullo sfondo i timori per una bolla del settore tech.

In Europa l’apertura è stata favorita da questo clima: gli indici anticipate stavano per mettere a segno una partenza in rialzo già nelle ore pre-mercato. Tuttavia, occorre ricordare che nei giorni precedenti i mercati avevano vissuto momenti di forte cautela: ad esempio il STOXX Europe 600 aveva segnato una perdita giornaliera dell’1,7 % il giorno prima, proprio per le preoccupazioni relative alle valutazioni e alle prospettive del settore tecnologico.

Piazza Affari: tech e banche in evidenza

Nel mercato italiano risaltano due segmenti in particolare. Il comparto tecnologico beneficia dell’effetto guida di Nvidia: ad esempio STMicroelectronics avanza dell’1,49 % trainata dal tono positivo sui titoli tech. Sul fronte bancario, si segnala un recupero generalizzato: MPS guadagna il 2,6 % circa e Banco BPM il 1,87 %. Anche Leonardo rimbalza del 2,6 % dopo una seduta negativa precedente, mentre Stellantis rimane sostanzialmente invariata con -0,19 %.

Questo andamento riflette una chiara ripresa del rischio paese Italia, almeno nel breve termine, in cui gli investitori tornano a guardare con favore titoli finora penalizzati o sotto pressione.

Valute, materie prime e criptovalute: il contesto globale

Sul fronte valutario l’euro/dollaro è poco mosso, oscillando attorno a 1,1515 rispetto a 1,1530 della chiusura precedente; il dollaro si rafforza nei confronti dello yen (157,32 da 156,50) e fa sentire pressioni sulla valuta giapponese, che scivola verso 181,19 yen per euro (da 180,73).

Quanto alle materie prime, il prezzo del petrolio è stabile: il future gennaio del WTI quota circa 59,49 $ al barile (+0,08 %), il Brent 63,76 $ (+0,39 %). Il gas naturale ad Amsterdam resta fermo a circa 30,9 € al megawattora. In discesa il prezzo dell’oro: il contratto spot cede lo 0,73 % toccando 4.047 $ l’oncia.

Non va sottovalutato il recupero della criptovaluta Bitcoin, che segna un +1,81 % a 92.066 $ dopo una fase di debolezza. Questo dato conferma che anche gli investitori alternativi stanno riacquistando confidenza nel breve termine.

Fed, tassi e mercato del lavoro: attese decisive

Un elemento cruciale per i prossimi giorni è il dato sul lavoro negli Stati Uniti, relativo al mese di settembre, rimandato a causa dello shutdown governativo. Gli operatori guardano con attenzione: finora, le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve in dicembre sono scese al 30 %, rispetto al 50 % della vigilia. (dati secondo Cme FedWatch)

Questa riduzione delle attese è significativa: il fatto che un taglio venga oggi considerato meno probabile indica che il mercato si prepara a un ciclo più lungo di costi del denaro elevati.

Quali sono i rischi dietro l’angolo?

Pur con un’umore oggi decisamente più roseo, i rischi non vanno affatto dimenticati. In primo luogo, la forte concentrazione del rally su pochi titoli, come Nvidia stessa, suggerisce che se questi riferimenti dovessero deludere, l’effetto domino potrebbe essere rapido.

In secondo luogo, la ripresa dei settori finanziari europei e italiani può risultare fragile se l’economia reale evidenzierà segni di rallentamento o se l’inflazione dovesse tornare a impennarsi. Infine, la mossa della Fed potrebbe condizionare fortemente il trend: una sorpresa al rialzo nei tassi o un dato sul lavoro più debole del previsto rischiano di riportare nervosismo sui mercati.

Importante segnale di reazione da parte delle Borse europee

In sintesi, la giornata di oggi segna un importante segnale di reazione da parte delle Borse europee. Il motore è la super-performance di Nvidia, che ha rassicurato i mercati sulla salute della filiera AI e ha aperto la porta a un riposizionamento di rischio più favorevole. A Milano, banche e tech raccolgono i frutti del nuovo entusiasmo. Tuttavia, dietro il sorriso dei mercati resta lo spettro della bolla, della politica monetaria incerta e dei tempi lunghi della ripresa globale. L’appuntamento decisivo è ora sul dato occupazionale Usa e sul prossimo incontro Fed: saranno queste le leve che decideranno se il rialzo può consolidarsi o se si tratterà soltanto di un rimbalzo temporaneo.

Per ora, i mercati tirano un sospiro di sollievo. Ma rimane aperto il conto con la realtà economica e finanziaria.

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