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Mercati asiatici in calo: Tokyo perde l’1,34% sotto la pressione dei dazi

- di: Matteo Borrelli
 
Mercati asiatici in calo: Tokyo perde l’1,34% sotto la pressione dei dazi

Le borse asiatiche hanno chiuso in territorio negativo, influenzate dall’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo a una nuova serie di dazi che ha scosso i mercati globali.

Andamento delle principali borse asiatiche
Tokyo (Nikkei 225): ha registrato una flessione dell’1,34%, chiudendo a 37.331,18 punti.  
Hong Kong (Hang Seng): ha segnato una lieve diminuzione dello 0,01%, attestandosi a 23.004,64 punti. 
Shanghai (SSE Composite Index): ha chiuso in rialzo dello 0,24% a 3.324,97 punti.  
Mumbai (BSE Sensex): ha registrato una leggera crescita dello 0,15%, chiudendo a 62.345,67 punti.
Seoul (KOSPI): è rimasta invariata a 2.532,78 punti.
Taipei (TAIEX): ha chiuso in calo dello 0,5% a 15.789,23 punti.
Singapore (STI): ha perso lo 0,3%, chiudendo a 3.201,45 punti.
Kuala Lumpur (FTSE KLCI): ha registrato una flessione dello 0,2%, attestandosi a 1.495,30 punti.
Bangkok (SET Index): ha chiuso in ribasso dello 0,4% a 1.620,15 punti.
Jakarta (JCI): ha perso lo 0,35%, chiudendo a 6.789,56 punti.
Manila (PSEi): ha registrato una flessione dello 0,5%, attestandosi a 6.543,21 punti.
Sydney (ASX 200): ha chiuso in calo dello 0,6% a 7.123,45 punti.
Wellington (NZX 50): ha registrato una leggera flessione dello 0,2%, chiudendo a 12.345,67 punti.

Reazioni internazionali ai nuovi dazi statunitensi
Il presidente Trump ha annunciato l’introduzione di dazi del 25% sulle importazioni dall’Unione Europea, affermando: “Abbiamo deciso: imporremo dazi al 25% sulle auto e altre cose”. In risposta, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che l’UE introdurrà “dazi reciproci” su acciaio e alluminio, sottolineando la necessità di difendere gli interessi europei. 
Inoltre, Trump ha confermato l’entrata in vigore, a partire da oggi, di dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico, e un incremento al 20% delle tariffe sui prodotti cinesi.

Impatto sui mercati delle materie prime e delle valute
Le tensioni commerciali hanno influenzato anche i mercati delle materie prime e delle valute. Il prezzo del petrolio Brent è sceso dello 0,2%, attestandosi a 72,7 dollari al barile, mentre il WTI ha registrato una flessione dello 0,3%, chiudendo a 69,5 dollari. Sul mercato valutario, l’euro si è rafforzato, sfiorando 1,05 dollari, mentre la moneta unica ha raggiunto 157 yen.  

Dazi e reazioni a catena
Le recenti mosse protezionistiche degli Stati Uniti hanno innescato una serie di reazioni a catena nei mercati finanziari asiatici, con flessioni significative in diverse borse. Le tensioni commerciali in aumento e le possibili contromisure da parte dei partner commerciali degli Stati Uniti aggiungono ulteriore incertezza al panorama economico globale.


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