Le Borse asiatiche segnano performance contrastanti
La Borsa di Tokyo ha interrotto la serie positiva degli ultimi giorni, chiudendo in calo dello 0,60% a 37.799,97 punti, con il Nikkei 225 che ha ceduto 227 punti. Il calo è stato trainato dai titoli automobilistici, penalizzati dalla conferma dei dazi statunitensi sulle esportazioni giapponesi. “L’incertezza sulle relazioni commerciali tra Usa e Giappone sta pesando sul sentiment degli investitori”, ha dichiarato Kenji Abe, economista di Nomura Securities, in un’intervista.
Le reazioni a Mumbai, Shanghai e Hong Kong
• Mumbai (Sensex 30): L’indice indiano ha registrato un +0,25%, sostenuto dal settore tecnologico, nonostante le tensioni globali.
• Shanghai (Composite): In ribasso dello 0,45%, con timori legati alla crescita cinese.
• Hong Kong (Hang Seng): In rialzo dello 0,30%, grazie al rimbalzo dei titoli tech.
Le altre piazze finanziarie
• Seoul (Kospi): -0,20%, influenzato dalle tensioni geopolitiche nella regione.
• Sydney (ASX 200): +0,10%, con il settore minerario in ripresa.
• Singapore (STI): Stabile, con un +0,05%.
Valute e materie prime sotto pressione
Lo yen è rimasto stabile sul dollaro a 150,40, mentre l’euro si è attestato a 162,10. Intanto, l’oro ha toccato 2.150 dollari l’oncia, rifugio preferito dagli investitori. Il petrolio Brent è sceso a 82 dollari al barile, con preoccupazioni sulla domanda globale.
Le dichiarazioni chiave
“I dazi statunitensi rischiano di rallentare la ripresa dell’export asiatico”, ha avvertito Li Wei, analista di Goldman Sachs, in un report. Intanto, la Banca del Giappone ha lasciato invariati i tassi, mantenendo una politica accomodante.