Borse: comincia male la settimana dei mercati asiatici, quasi tutti in calo

- di: Redazione
 
Brutto inizio di settimana per i mercati asiatici, che han chiuso le contrattazioni registrando forti cali. Secondo gli analisti, l'arretramento delle borse della regione asiatico-australe è conseguenza dei timori degli investitori che le banche centrali, a partire dalla Federal Reserve, proseguano nella politica di tassi di interesse tenuti alti pe battere l'inflazione, ma spalancando le porte all'inflazione.

Borse: comincia male la settimana dei mercati asiatici

Venerdì, peraltro, Wall Street aveva chiuso la sua settimana di contrattazioni in ribasso (ha perso l'1,1% a 3.852,36) perché le decisioni della Fed sembrano confermare che terrà alto il livello dei tassi anche nel 2023, senza per questo aumentarli. Anche la Banca centrale europea sembra essere sulla stessa linea. Lo Shanghai Composite Index ha perso l'1,4% a 3.122,63; il Nikkei 225 di Tokyo è sceso dell'1,1% a 27.223,72; l'Hang Seng di Hong Kong è arretrato dello 0,6% a 19.326,18; il Kospi di Seul ha segnato un - 0,6% a 2.344,57; l'S &P-ASX 200 di Sydney ha accusato un - 0,2% a 7.134,00.

Mentre anche l'indiano Sensex ha segnato un ribasso (-0,8% a 61.337,81), solo Singapore e Bangkok hanno chiuso in terreno positivo. A Wall Street (che, dall'inizio dell'anno, ha perso circa il 19%) , il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,8% a 32.920,46. Il Nasdaq composito ha perso l'1% a 10.705,41. Nei mercati dell'energia, il greggio di riferimento statunitense è salito di 64 centesimi a 74,93 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, la base dei prezzi per il commercio internazionale di petrolio, ha guadagnato 68 centesimi a 79,72 dollari al barile a Londra.
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