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Borse: bene i mercati asiatici, sperando in uno stop della Fed all'aumento dei tassi

- di: Redazione
 
Borse: bene i mercati asiatici, sperando in uno stop della Fed all'aumento dei tassi
I mercati azionari asiatici, accodandosi a Wall Street, hanno chiuso in rialzo l'odierna seduta di contrattazioni, nella speranza che la Federal Reserve possa fermare la sequenza di aumenti dei tassi di interesse. A spingere le borse è stata anche la votazione con cui il Senato americano hanno approvato l'accordo che ha evitato il default del debito pubblico.
L'indice S&P 500 di Wall Street ieri è salito dell'1% , dopo che i dati hanno mostrato un indebolimento dell'attività manifatturiera e al dettaglio.

Borse: bene i mercati asiatici, sperando in uno stop della Fed all'aumento dei tassi

Lo Shanghai Composite Index ha guadagnato lo 0,8% a 3.229,06; il Nikkei 225 di Tokyo è avanzato dell'1% a 31.445,15; l'Hang Seng di Hong Kong è salito del 3,7% a 18.883,22; il Kospi di Seul ha messo a segno un + 1,1% a 2.595,55; l'S &P ASX 200 di Sydney ha chiuso in terreno positivo, a + 0,1% a 7.130,20.
A Wall Street, l'S&P 500 è salito a 4.221,02. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato lo 0,5% a 33.061,57 e il Nasdaq Composite è balzato dell'1,3% a 13.100,98.
Sebbene l'accordo per evitare un'insolvenza del debito statunitense sia stato positivo per il mercato, gli investitori sono più preoccupati se l'economia cadrà in recessione prima che l'inflazione si riduca abbastanza da convincere la Fed ad allentare gli aumenti dei tassi.

Secondo un rapporto, reso noto ieri, la settimana scorsa meno lavoratori americani del previsto hanno presentato domanda di indennità di disoccupazione. Un altro rapporto ha indicato che i datori di lavoro hanno aumentato i loro libri paga il mese scorso più del previsto.

Ma ci sono anche notizie non positive. Come quelle del rapporto dell'Institute for Supply Management, secondo il quale la produzione è diminuita, per il settimo mese, a maggio. Una contrazione peggiore, sia a confronto del mese di aprile che delle previsioni degli economisti.
Nel mercato dell'energia, il greggio USA di riferimento è salito di 35 centesimi a 70,45 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brentè avanzato di 39 centesimi a 74,67 dollari al barile a Londra.
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