Borsa: Europa riduce calo con finanziari e future Ws positivi , -0,1% Milano

- di: RCor
 
I future di Wall Street in rialzo, dopo due sedute consecutive in chiara flessione, e gli acquisti sui titoli bancari e assicurativi stanno riportando gli indici azionari europei in equilibrio. A meta' seduta sia Milano (-0,11%) sia i principali indici azionari europei hanno praticamente azzerato le perdite che per gran parte della mattinata sono arrivate in seguito alla persistente preoccupazione della Federal Reserve per l'inflazione statunitense. Le vendite hanno colpito soprattutto i titoli industriali. Al nodo tassi di interesse, si aggiunge infatti quello della congiuntura economica tra la frenata cinese e il rallentamento dell'Europa con Germania e Olanda gia' in recessione tecnica. Nel pomeriggio in calendario i dati settimanali sui sussidi di disoccupazione Usa. A Piazza Affari il Ftse Mib, scivolato anche sotto i 28mila punti, ha ridimensionato il passivo grazie agli acquisti sui titoli bancari (+1,1% Banco Bpm, +1% Unicredit, +0,9% Mps), poiche' il mercato sembra ormai convinto di una revisione sostanziale della tassa italiana sul margine di interesse, e al recupero dei petroliferi (+0,9% Eni e Saipem). Bene tra gli altri Generali (+0,9%) e Poste (+0,8%). In fondo al listino Nexi (-1,9%) che paga, come le altre societa' del comparto, il pesante ko ad Amsterdam (-28%) della piattaforma di pagamento Adyen. A parte il dietrofront di Amplifon (-1,6%), ieri tra i migliori, le performance negative piu' rilevanti sono di titoli industriali come Iveco, Prysmian, Interpump e StMicroelectronics che cedono oltre un punto percentuale. A livello europeo Amsterdam e' l'unico listino in netto calo (1,2%) poiche' al tonfo di Adyen si aggiunge quello del gruppo assicurativo Aegon dopo la trimestrale e la giornata debole dell'industria dei semiconduttori. Non basta a invertire la rotta dell'Aex il +4,8% di Philips che ha guadagnato il 12% dall'investimento di Exor annunciato lunedi'. Sul mercato valutario il cambio tra euro e dollaro resta sotto quota 1,09 (1,0885), soglia rotta dopo i verbali della Federal Reserve sui rischi di inflazione in crescita. Prosegue il recupero del rublo russo trattato a 92,5 per un dollaro americano. In allungo i prezzi del petrolio: sia il Brent (84,1 dollari al barile la consegna ottobre) sia il Wti (80 dollari la scadenza settembre) guadagnano lo 0,8%. Sale anche il prezzo del gas naturale ad Amsterdam (+1,5%) a 38,3 euro al megawattora.
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