Borse: i mercati incerti in attesa dei dati sull'inflazione americana

- di: Redazione
 
L'attenzione degli investitori è rivolta ai dati sull'andamento dell'inflazione negli Stati Uniti, che saranno resi noti oggi e che potrebbero giustificare il moderato ottimismo che ha caratterizzato le ultime sedute a Wall Street. Le borse asiatiche hanno avuto una giornata contrastata: il benchmark giapponese Nikkei 225 è salito di meno dello 0,1% a 26.448,13 nelle contrattazioni pomeridiane. Lo S &P/ASX 200 australiano è balzato dell'1,2% a 7.280,40. Il Kospi della Corea del Sud ha guadagnato lo 0,5% a 2.370,58.

Borse: i mercati incerti in attesa dei dati sull'inflazione americana

L'Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,1% a 21.406,02, mentre lo Shanghai Composite ha sceso di quasi 0,2% a 3.156,48. In chiusura delle contrattazioni di ieri, a Wall Street, l'S &P 500 è salito dell'1,3% a 3.969,61 per il suo secondo guadagno consecutivo. Il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,8% a 33.973,01, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato l'1,8% a 10.931,67. A spingere le azioni in terreno positivo, nelle prime sedute del 2023, c'è stata la speranza che il raffreddamento dell'inflazione e il rallentamento dell'economia possano indurre la Federal Reserve ad attenuare i suoi forti aumenti dei tassi di interesse. Gli economisti si aspettano che il rapporto di giovedì sull'andamento del costo della vita negli Stati Uniti mostri che l'inflazione continua a diminuire rispetto al picco estivo, scendendo al 6,5% il mese scorso dal 7,1% di novembre e da oltre il 9% di giugno.

La speranza a Wall Street è che una tale tendenza verso la normalità possa convincere la Fed a fermare presto la sua serie di aumenti dei tassi, spesso il triplo del solito. La Fed ha comunque ripetuto che prevede di mantenere i tassi alti per un po' per garantire che l'inflazione sia davvero abbattuta. Non prevede alcun taglio dei tassi quest'anno, e si dice persino che qualsiasi rally "ingiustificato" a Wall Street "guidato da una percezione errata" renderebbe solo più complicata la missione di riportare l'inflazione alla normalità. Quella di domani potrebbe essere un'altra giornata importante perché le aziende cominciano a rendere noti quanti profitti hanno realizzato negli ultimi tre mesi del 2022. Bank of America, Delta Air Lines, JPMorgan Chase e UnitedHealth sono tra coloro che riporteranno i loro risultati appunto domani. Nel commercio di energia, il greggio USA di riferimento ha guadagnato 9 centesimi a 77,50 dollari al barile. Il Brent, lo standard di prezzo internazionale, è salito di 12 centesimi a 82,79 dollari al barile.
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