Borse: dopo Wall Street, anche i mercati asiatici mettono a segno una seduta positiva

- di: Redazione
 
I mercati azionari asiatici hanno concluso la settimana di contrattazioni in terreno positivo, sulla scia di Wall Street in rialzo dopo che i dati hanno segnalato, per il mese di marzo, un'inflazione in calo, mentre Cina ha registrato esportazioni inaspettatamente forti.
Mentre Shanghai, Tokyo e Seul sono avanzate, Hong Kong è rimasta invariata.

Borse: dopo Wall Street, anche i mercati asiatici mettono a segno una seduta positiva

Ieri, a Wall Street, l'indice di riferimento S&P 500 è salito dell'1,3% dopo che l'inflazione statunitense a livello all'ingrosso è rallentata più del previsto.
Lo Shanghai Composite Index è avanzato dello 0,3% a 3.329,38 dopo che i dati doganali di giovedì hanno mostrato che le esportazioni cinesi di marzo sono aumentate del 14,8% rispetto all'anno precedente, riprendendosi dal calo di gennaio e febbraio. Il Nikkei 225 di Tokyo ha guadagnato l'1% a 28.449,50. L'Hang Seng di Hong Kong è rimasto stabile a 20.344,11. Il Kospi di Seul è salito dello 0,6% a 2.578,41 e l'S&P-ASX 200 di Sydney ha segnato un + 0,5% a 7.359,10.

Gli operatori sperano che i segnali che l'inflazione si stia indebolendo possano indurre la Federal Reserve e altre banche centrali a rallentare gli aumenti dei tassi di interesse per raffreddare l'attività delle imprese e dei consumatori.
I dati forniti ieri dal governo americano hanno indicato che i prezzi sono aumentati del 2,7% rispetto all'anno precedente, la crescita più contenuta in oltre due anni.
Mercoledì, altri dati hanno mostrato che l'inflazione al consumo è rallentata al 5% dal 6% di febbraio.
L'S &P 500 ha guadagnato a 4.146,22. Il Dow Jones Industrial Average è salito dell'1,1% a 34.029,69 e il Nasdaq è balzato del 2% a 12.166,27.
Sulle prossime mosse della Federal Reserve le ipotesi non sono univoche. Se alcuni trader scommettono che la Fed, nella sua prossima riunione (in calendario a maggio) potrebbe mantenere stabile il suo tasso di prestito di riferimento, altri si aspettano che la banca centrale americana inizi a tagliare i tassi già a metà anno per sostenere l'economia. Ma l'attenzione negli Stati Uniti ora è quasi totalmente rivolta alle banche più grandi che dovrebbero iniziare a riportare i risultati, dopo che il settore è stato scosso da fallimenti (Silicon Valley Bank e Signature Bank) anche all'estero (il Credit Suisse). a seguito di una raffica di ansia per il settore dopo due fallimenti di alto profilo negli Stati Uniti e uno in Svizzera.

Nei mercati dell'energia, il greggio USA di riferimento è salito di 36 centesimi a 82,52 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, la base dei prezzi per il commercio internazionale di petrolio, ha guadagnato 31 centesimi a 86,40 dollari al barile a Londra.
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