Borsa: Europa migliora a meta' seduta, Milano +0,25% con Mps in testa
- di: RCor
Le Borse europee migliorano al giro di boa di meta' seduta. Il Ftse-Mib e' in rialzo dello 0,25% mentre ritrovano il segno positivo il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,13%). In rialzo anche Madrid (+0,3%) e Amsterdam (+0,2%) quando Londra viaggia poco sotto la parita' (-0,17%). I listini continentali monitorano ogni possibile indicazione sulle prossime mosse delle banche centrali, dopo che la Bce ieri ha smorzato l'entusiasmo di chi guardava gia' alla fine della stretta e a un taglio dei tassi. Oggi la numero uno dell'Eurotower, Christine Lagarde, mantiene un tono cauto ribadendo che la battaglia contro l'inflazione non e' finita, ma assicura anche che 'la vinceremo'. Intanto, si conferma la contrazione della crescita in Germania che vede il Pil in calo dello 0,1% nel terzo trimestre rispetto al trimestre precedete. Nel paese migliora pero' il clima di fiducia sull'economia: a novembre l'indice Ifo e' salito a 87,3 punti rispetto agli 86,9 del mese precedente. A Piazza Affari sale ancora Mps (+2,63%), che e' la migliore del listino a meta' mattina, seguita da Intesa Sanpaolo (+1,41%) e A2a (+1,04%). Continua, fuori dal paniere principale, il rally di Mfe (+1,9% i titoli di classe A e +2% i titoli B) che ha incassato il giudizio positivo degli analisti, con un miglioramento dei target, in scia ai dati "confortanti" sulla raccolta pubblicitaria. Resta in fondo al Ftse-Mib Moncler (-1,38%), insieme a Inwit (-1,3%) e Disasorin (-0,5%). Nel comparto bancario, sono in ribasso Unicredit (-0,54%) e Mediobanca (-0,32%). Sul valutario l'euro si difende sopra la quota di 1,09 dollari dopo che i vertici della Bce hanno sottolineato, alla vigilia, la necessita' di lasciare la porta aperta a nuovi rialzi dei tassi se i dati lo renderanno necessario: il cambio e' in lieve rialzo a 1,0914 (1,0906 in avvio e 1,0900 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 163,224 yen (163,02 in apertura da 163,17 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 149,55 (149,52 da 149,13). In cauto rialzo il prezzo del petrolio, reduce da due sedute di cali dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre, che potrebbe segnalare che il cartello dei produttori non intende accentuare i tagli all'output nel 2024. Il future gennaio sul Wti segna +0,47% a 76,76 dollari al barile, mentre l'analoga consegna sul Brent sale dello 0,34% a 81,72 dollari. In discesa a 46,48 euro al megawattora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam.