BNL celebra diversità e inclusione, ma i sindacati parlano di 'pressioni' sui dipendenti
- di: Redazione
''Diversity & Inclusione Week'': ecco il nome della ''maratona di consapevolezza'' che da oggi e per qualche giorno impegna BNL, nell'ambito del quale, si legge in un comunicato che celebra l'iniziativa, saranno ospitati esperti del mondo universitario, scientifico e legale per parlare di donne e violenza economica, ''un fenomeno non così conosciuto ed esplorato nelle sue dinamiche e impatti sul quotidiano''. Il tema sarà affrontato, recita lo stesso comunicato, ''fornendo informazioni su quali siano gli strumenti a disposizione delle persone per gestire e superare queste situazioni critiche''.
BNL celebra diversità e inclusione, ma i sindacati parlano di 'pressioni' sui dipendenti
Tutto bello, quasi perfetto verrebbe da dire se BNL non fosse lo stesso istituto che le rappresentanze sindacali citano non per magnificarne impegno e risultati, ma accostando il suo nome al concetto di pressioni commerciali, un problema che da anni i bancari denunciano e che riguarda anche altri istituti.
Un problema che peraltro, messo al centro di un accordo, siglato nel 2017 tra Abi e sindacati, resta irrisolto perché, come ha detto Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi, in occasione di una audizione davanti alla commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, ''la maggior parte degli accordi sottoscritti all’interno dei gruppi, per migliorare e adattare l’accordo nazionale alle singole realtà aziendali, è stata più volte disattesa dalle stesse banche, dalle stesse aziende che, in taluni casi, hanno rifiutato di garantire l’anonimato alle segnalazioni dei loro dipendenti”.
Ma è su BNL che le rappresentanze sindacali sparano a palle incatenate.
Come fa Unisin che accusa la banca di ''una piega strana, inconcepibile per quelli che hanno le mani in pasta tutti i giorni a contatto con la clientela, inconcepibile per tutti i ruoli commerciali perché si lavora al ritmo del tutto e subito''.
E quando si parla di pressioni, Unisin è durissima con l'istituto parlando esplicitamente di ''mail sui prodotti da vendere, quelle sui contest da cogliere al volo, quelle sui budget da chiudere, quelle raccapriccianti sui più bravi e meno bravi. Non si leggono mai invece mail sul miglioramento dei sistemi informatici, sulla risoluzione di problematiche oramai radicate nei programmi in uso, nessuno che si renda conto delle difficoltà del lavorare col pubblico con continui intoppi al pc''.
Dai dipendenti BNL il gruppo sindacale si aspetta ora che agiscano ''con coscienza e razionalità, senza farsi prendere dalla fretta o dall’ansia del capo di turno''. Il clima che pare emergere dal comunicato sindacale non è dei migliori, se è vero che, per rassicurare i dipendenti che dovessero rivolgersi a Unisin a tutela dei loro diritti, si ricorda che ci sono ''mezzi che possiamo utilizzare per far valere i nostri diritti o meglio per non vederli calpestati'', come il Protocollo sulle politiche commerciali del 2016, sulla base del quale è stata istituita una commissione paritetica che valuti episodi che siano lesivi della dignità delle persone e della loro professionalità.