Biennale di Venezia, Koyo Kouoh nuova direttrice del Settore Arti Visive

- di: Barbara Bizzarri
 
Il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, su proposta del presidente Pietrangelo Buttafuoco, ha nominato Koyo Kouoh direttrice artistica del Settore Arti Visive. La curatrice avrà il compito di organizzare la 61ª Esposizione Internazionale d’Arte, prevista per il 2026.

Biennale di Venezia, Koyo Kouoh nuova direttrice del Settore Arti Visive

Kouoh, di origini camerunesi e svizzere, ricopre dal 2019 il ruolo di direttrice esecutiva e chief curator dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (Zeitz Mocaa) di Città del Capo, in Sudafrica. Fondatrice e direttrice artistica di Raw Material Company, un centro dedicato all'arte, alla conoscenza e alla società con sede a Dakar, in Senegal, Kouoh vanta un’esperienza curatoriale che include collaborazioni di prestigio come quelle con documenta 12 (2007) e documenta 13 (2012). Nel 2020 ha ricevuto il Grand Prix Meret Oppenheim, prestigioso riconoscimento svizzero per le eccellenze nei campi dell’arte, dell’architettura e della critica. Oggi vive e lavora tra Città del Capo, Dakar e Basilea.

«La nomina di Koyo Kouoh alla direzione artistica del Settore Arti Visive è la cognizione di un orizzonte ampio di visione nel sorgere di un giorno prodigo di parole e occhi nuovi», ha dichiarato Pietrangelo Buttafuoco. «Il suo sguardo di curatrice, studiosa e protagonista nella scena pubblica incontra le intelligenze più raffinate, giovani e dirompenti. Con lei qui a Venezia, La Biennale conferma quel che da oltre un secolo offre al mondo: essere la casa del futuro».

Koyo Kouoh, esprimendo il proprio entusiasmo per la nuova carica, ha dichiarato: «L’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia è da oltre un secolo il centro di gravità dell'arte. Artisti, professionisti dell'arte e dei musei, collezionisti, galleristi, filantropi e un pubblico in continua crescita si riuniscono in questo luogo mitico ogni due anni per cogliere il battito dello Zeitgeist. È un onore e un privilegio seguire le orme degli illustri predecessori nel ruolo di direttore artistico e creare una mostra che spero possa avere un significato per il mondo in cui viviamo attualmente e, soprattutto, per il mondo che vogliamo costruire».
Riconoscendo il valore della missione affidatale, Kouoh ha aggiunto: «Gli artisti sono i visionari e gli scienziati sociali che ci permettono di riflettere e proiettare in modi che solo questa professione consente. Sono profondamente grata al Consiglio di amministrazione della Biennale e, in particolare, al suo presidente Pietrangelo Buttafuoco per avermi affidato questa missione così importante. Non vedo l’ora di lavorare con l’intero team».
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