“Bellezza Italia”, il progetto di Legambiente e Gruppo Unipol per tutelare uno degli ultimi presidi storici e agricoli della Campania Felix

- di: Barbara Leone
 
Nel comune di Succivo, in provincia di Caserta, ha preso forma il nuovo intervento inserito nella campagna “Bellezza Italia” di Legambiente e Gruppo Unipol, “Dolce Asprinio”, nell’ambito del quale la riqualificazione dell’area di progetto casertana-aversana dall’inquinamento della criminalità organizzata passa attraverso l’agricoltura, con la difesa e valorizzazione di uno degli ultimi presidi storici ed agricoli del paesaggio della Campania Felix, quello del Vino Asprinio di Aversa DOC. Partendo dalla tutela e valorizzazione degli elementi unici del vino “Dolce Asprinio”, noto anche come lo “Spumante del Re”, quali sono la sua biodiversità agricola – a rischio per l’impatto dei cambiamenti climatici – e la sua particolare coltura, quella della “coltivazione ad alberate”, che riduce i consumi di acqua e di suolo rispetto ai modelli industriali, il progetto mira a rendere questa produzione in ambito vitivinicolo un vero e proprio modello di rigenerazione civica, fatto di know how, innovazione tecnologica e sociale in agricoltura, in un’ottica di sana imprenditorialità, in grado di competere sul mercato e offrire, nel lungo periodo, uno sviluppo occupazionale e metodi di produzione virtuosi, tra i principali antidoti alla criminalità organizzata.

“Bellezza Italia”, il progetto di Legambiente e Gruppo Unipol per tutelare uno degli ultimi presidi storici e agricoli della Campania Felix

La realizzazione di tali finalità passa attraverso un set di azioni che coniuga interventi volti a incrementare la base produttiva e migliorare le performance ambientali di produzione, con azioni di natura divulgativa e formativa volte a generare consapevolezza del contesto antropico nel quale si inserisce il progetto. Da un lato quindi, il tema dell’efficientamento agricolo si sviluppa in termini di minor consumo idrico e minor utilizzo di pesticidi ed erbicidi, con la prospettiva di ottenere nei primi 5 anni di attività una riduzione del 50% dell’uso di acqua, del 60% delle operazioni meccaniche di diserbo del suolo, dell’80% dei consumi di carburante per le operazioni meccaniche ed una riduzione totale di fitofarmaci per il diserbo; dall’altro vengono portate avanti attività di promozione del territorio e del prodotto, attraverso l’elaborazione di materiali divulgativi sulle caratteristiche del vino Asprinio, percorsi didattici per bambini, famiglie e scuole e la valorizzazione delle conoscenze sul prodotto tramite anche percorsi degustativi. Il progetto Bellezza Italia “Dolce Aprinio” e gli interventi realizzati sono stati presentati ieri nella suggestiva cornice del Casale di Teverolaccio, un immobile di pregio recuperato anche grazie a Legambiente. Sono intervenuti Giorgio Zampetti, Direttore generale di Legambiente, Maria Luisa Parmigiani, Responsabile Sustainability del Gruppo Unipol, Mariateresa Imparato, Presidente di Legambiente Campania, Manuel Lombardi, Presidente Coldiretti Caserta, Ferdinando Rossi, Slow Food Campania, Virginia Paribello, Associazione Italiana Sommelier – Delegazione Caserta.

“L’agricoltura come pratica ambientale, economica ed etica. Può essere questa la sintesi del progetto ‘Dolce Asprinio’ della campagna ‘Bellezza Italia’ condotta insieme al Gruppo Unipol – ha dichiarato Giorgio Zampetti, Direttore generale Legambiente (nella foto) –. Quella del ‘Dolce Asprinio’ rappresenta una storia di resilienza di cui la vite del vino dolce ne è l’emblema, con la sua capacità di crescere comunque scegliendo la strada più complessa ma di valore, di resistere e adattarsi alle conseguenze della crisi climatica. Grazie a pratiche agronomiche basate sulla riduzione del consumo dell’acqua e del suolo diventa anche un perfetto esempio di agroecologia, coerentemente con le recenti e importanti strategie europee. Oltre ad essere importante presidio di legalità e strumento di riqualificazione che questa terra merita”.

“Con questo intervento – ha aggiunto Maria Luisa Parmigiani, Responsabile Sustainability Unipol Gruppo - ci impegniamo in prima persona sui temi della biodiversità, con uno sguardo particolare al settore agricolo per il quale il rischio è sempre più impattante. La biodiversità rappresenta infatti uno dei rischi emergenti più importanti, come emerge anche nel nostro Osservatorio, e, con le delibere assunte da Cop15 a Montreal, è ribadita la responsabilità delle imprese in tal senso. Anche in questo caso la collaborazione con Legambiente si conferma uno strumento per anticipare e sperimentare temi di lavoro che poi entrano nell’agenda di business”.

Le fa eco Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania: “Grazie a questo intervento vogliamo potenziare la capacità di produzione e di trasformazione in ambito vitivinicolo che Legambiente e la coop Terra Felix gestiscono in questo territorio. Questo non solo in un’ottica di sana imprenditorialità sostenibile e solidale, ma per generare una buona prassi che sia da esempio e da incoraggiamento per un tessuto agronomico che rappresenta il principale antidoto all’inquinamento camorristico e alla deprivazione di valore che invece questa terra e questa gente meritano”.

Il contesto in cui si svolge il progetto “Dolce Asprinio” è quello del Comune di Succivo, nella provincia sud di Caserta, territorio che dal secondo dopoguerra è stato vittima di speculazioni edilizie e pressioni camorristiche. Qui, la cooperativa sociale Terra Felix, spin off di Legambiente, insieme al circolo Legambiente Geofilos Atella, ha preso in fitto un terreno di circa 3000 mq coltivati a vigna. La prima vendemmia del 2000 ha consentito di giungere ad una prima vinificazione, curata da una rete di imprese sociali del casertano. La particolare coltura del Vino Asprinio, che prevede che la pianta di quest’uva si sviluppi in altezza, “maritandosi” ad un albero sufficientemente longilineo da fungere da autonoma struttura “architettonica, ha permesso al vino, che di recente ha ottenuto il riconoscimento DOC, di avere la dicitura in etichetta “da vigneti ad alberata” propria di uve coltivate in tale forma e ricompresi in un territorio di 21 Comuni. La campagna “Bellezza Italia” è promossa da Legambiente in partnership con il Gruppo Unipol che si propone di valorizzare il patrimonio artistico-culturale e naturale della Penisola, anche con l’obiettivo di fronteggiare la crisi climatica e salvaguardare la biodiversità. Diversi, negli anni, i progetti realizzati grazie al coinvolgimento di società civile, imprese e istituzioni impegnate in attività di sviluppo sostenibile, riqualificazione e recupero sociale e ambientale dei luoghi toccati dalla campagna.

Dai “Guardiani della Duna”, imperniato sulla tutela della zona dunale di Marina di Alberese, sul litorale della Maremma in Toscana, a “Sui Binari della Bellezza” che ha consentito il recupero della stazione di San Stino di Livenza, in Veneto; passando per “Tra le mura e il mare: il sentiero degli argonauti”, progetto di riqualificazione dell’area archeologica di Paestum, in Campania, arrivando in Sicilia con la “Mappa dei giardini panteschi”, articolatasi nel censimento e nella proposta di un itinerario tra i giardini simbolo del patrimonio paesaggistico-agronomico dell’isola di Pantelleria; fino al più recente “Percorsi di memoria collettiva lungo il Rio Posada” in Sardegna, che interessa l’area dell’ex Peschiera di Posada (NU), nel cuore del Parco naturale regionale di Tepilora, unendo il tema della tutela ambientale con quello della conoscenza e valorizzazione del territorio.

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