Belgio: ucciso dalla polizia l'assassino islamico dei due tifosi svedesi

- di: Redazione
 
L'uomo che, ieri sera, a Bruxelles, ha sparato contro un gruppo di tifosi svedesi, uccidendone due e ferendone almeno un altro in modo grave, è stato ucciso dalla polizia belga ne corso di una sparatoria nel quartiere di Schaerbeek. E' accaduto intorno alle 7 di questa mattina dopo che la presenza dell'uomo, Abdesalem Lassoued, era stata segnalata nelle vicinanze di un caffè di Schaerbeek, dove continuava a risiedere con la famiglia (la moglie e una figlia) nonostante il decreto di espulsione. Secondo le prime notizie, è stato trovato accanto a Lassoued il fucile mitragliatore usato ieri sera nell'attentato. L'uomo, secondo le prime notizie, è deceduto dopo il ricovero in ospedale.

Belgio: ucciso dalla polizia l'assassino islamico dei due tifosi svedesi 

Il quarantacinquenne tunisino, durante la fuga dopo la sparatoria di ieri sera, aveva rivendicato in un video l'attentato costato la vita a due persone. Prima aveva postato un altro video ribadendo la sua totale adesione al Corano, ''è una linea rossa per la quale sacrificarsi''.

Nell'immediatezza dell'attentato il procuratore federale, Frédéric Van Leeuw, che ha assunto la guida delle indagini, aveva detto che ''ieri sera, intorno alle 19, un uomo ha seguito i tifosi svedesi (probabilmente diretti allo stadio dove era in programma un incontro di calcio tra le nazionali di Belgio e Svezia, ndr) che erano saliti su un taxi, nei pressi dell'incrocio tra la piazza e il viale Nona della Linea. Quest'uomo ha aperto il fuoco sulle persone che erano scese dal taxi, arrivando addirittura a inseguirle all'interno di un edificio. Sono morte due persone, una di nazionalità svedese, l'altra di origine svedese''.

''Una terza persona - ha aggiunto Van Leeuwe -, anche lei di nazionalità svedese, è ricoverata in ospedale, in gravi condizioni''. Davanti ai giornalisti, Van Leeuwe aveva rivelato che sono in corso indagini su sette persone, anche se questo ''non significa che siano necessariamente complici''.
Già ieri sera si era appreso che Abdesalem Lassoued, nel novembre del 2019, aveva avviato una procedura di asilo, bocciata dalle autorità belghe nell'ottobre dell'anno successivo. Per ammissione dello stesso ministero della Giustizia, l'attentatore era conosciuto come un musulmano radicalizzato.

L'uomo, ha detto il ministro della Giustizia, Vincent Van Quickenborne, secondo un suo connazionale tunisino (che lo aveva denunciato per minacce), era stato condannato per terrorismo nel Paese d'origine (notizia poi smentita: a suo carico risultano in Tunisia condanne per reati comuni). Sulla scorta di questa informazione, di lui si sarebbe dovuta occupare l'agenzia antiterrorismo proprio nella giornata di oggi.
Il ministro Quickenborne ha anche aggiunto che il killer era noto alla polizia belga, che lo sospettava di traffico di droga e esseri umani, soggiorno illegale e attacco alla sicurezza dello Stato.
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