BCE: "La ripresa economica si rafforza ma rimane l'incertezza"

- di: Daniele Minuti
 
La Banca Centrale Europeo ha pubblicato il suo periodico bollettino economico e dall'analisi fatta dall'Istituto dell'Unione, si capisce come pian piano lo scenario del continente stia migliorando seppur mantenendo un alto livello di incertezza.

"L'economia dell'Eurozona" - si legge nel report - "sta ripartendo lentamente e nella seconda metà del 2021 è atteso un forte miglioramento, man mano che i progressi delle campagne di vaccinazione permettano di allentare ancora di più le misure di contenimento. Rimangono però vive le incertezze, specialmente legate al diffondersi delle varianti del virus pandemico e alle implicazioni che tutto questo può avere per le condizioni economico-finanziarie, rappresentando una continua fonte di rischio al ribasso".

Capitolo inflazione: "È aumentata molto nell'area europea, principalmente per via degli effetti base, fattori transitori e una crescita dei prezzi dell'energia: la tendenza proseguirà in questo senso anche nel secondo semestre dell'anno ma la previsione è che ci sia un aumento graduale nel medio periodo. Per questo ci sarà bisogno di un orientamento ancora molto accomodante dal punto di vista della politica monetaria, i tassi di interesse di mercato sono cresciuti ancora e ciò potrebbe portare a un inasprimento delle condizioni di finanziamento che sarebbe prematuro e rappresenterebbe un forte rischio per la ripresa economica in atto e per le successive prospettive di inflazione".

Per quanto riguarda le imprese, la BCE spiega che la percentuale di PMI che hanno fatto ricorso a sostegni di bilancio in Spagna e Germania è stata minore rispetto a quelle che lo hanno fatto in Francia e in Italia: "Circa due terzi delle imprese francesi hanno usufruito sostegni pubblici alla liquidità per ridurre la spesa per retribuzioni, mentre solamente un terzo di quelle spagnole ha dichiarato di aver fatto lo stesso. Quanto al sostegno fornito sotto forma di sgravi e moratorie fiscali, un terzo delle imprese italiane ha dichiarato di averne beneficiato, mentre in Spagna la quota è sotto il 15%. In Francia, il 44% delle imprese ha fatto ricorso anche ad altri programmi di sostegno pubblico, mentre il dato relativo alle imprese spagnole è del 21%".
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