BCE: "Con l'arrivo di Draghi, forte calo dello spread italiano"

- di: Daniele Minuti
 
Il periodico bollettino economico della Banca Centrale Europea ha messo sotto la lente d'ingrandimento l'economia italiana e in particolare le differenze con l'arrivo al Governo di Mario Draghi, dopo la caduta del precedente esecutivo guidato da Giuseppe Conte.

Nel report si legge che "i differenziali dei titoli di Stato italiani sono diminuiti fortemente nel periodo precedente la formazione di un nuovo governo da parte dell'ex presidente della Bce Mario Draghi e hanno raggiunto in poco tempo un nuovo minimo pluriennale prima di tornare però a salire. Specialmente durante il periodo in esame, i differenziali di rendimento a dieci anni di Italia e Portogallo sono calati di 12 e 1 punti base, attestandosi rispettivamente allo 0,73% e allo 0,30%: se si tiene conto della stessa finestra temporale, i differenziali a dieci anni di Germania, Francia e Spagna sono lievemente saliti rispettivamente di 1, 1 e 6 punti base, arrivando al -0,26%, al -0,01% e allo 0,41%".

Il bollettino spiega come il consiglio direttivo della Banca Centrale si aspetti che nel prossimo trimestre il ritmo degli acquisti nell'ambito del PEPP (il pandemic emergency purchase programme) salga considerevolmente rispetto ai primi mesi del 2021: "I tassi di interesse di mercato hanno registrato un aumento a partire dall'inizio dell'anno, ponendo rischi per le condizioni di finanziamento nel loro complesso. Se forte e persistente, l'aumento dei tassi di interesse di mercato potrebbe trasformarsi, se non contrastato, in un inasprimento prematuro delle condizioni di finanziamento per tutti i settori dell'economia. Un tale sviluppo sarebbe indesiderato".

Inevitabile poi il riferimento alla pandemia e alle campagne di vaccinazione: "L'incertezza a breve termine continua a segnare le prospettive economiche ma in prospettiva, l'arrivo dei vaccini e il lento allentamento delle misure restrittive, al netto di nuovi e negativi sviluppi della pandemia, sostengono le aspettative di un solido recupero dell'attività economica nel 2021. Nel medio periodo l'economia dell'Eurozona sarà sorretta da favorevoli condizioni di finanziamento, orientamento  espansivo delle politiche di bilancio e da una ripresa della domanda al graduale venir meno delle misure di contenimento dei contagi".

"L'efficacia del pacchetto per la ripresa" - conclude la BCE - "dipenderà dal raggiungimento di un equilibrio adeguato tra investimenti e riforme, che si rafforzano reciprocamente. A tal fine, è fondamentale un esame attento dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza, volto a verificare che i criteri valutativi stabiliti nel relativo regolamento dell'UE siano pienamente rispettati. Al fine di garantire che i fondi siano impiegati in modo rapido ed efficiente per una spesa pubblica produttiva si dovrebbe prestare particolare attenzione a rafforzare le competenze amministrative e a ridurre le strozzature nelle fasi attuative".

Il bollettino integrale è consultabile qui.
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