Assicurazioni, Signorini (Ivass): "Attenzione alla distribuzione di utili"

- di: Redazione
 
Il comparto assicurativo italiano ha risentito, come l'economia del Paese, di una inflazione che resta ben al di sopra del target individuato dalla Bce (guardiana dei tassi di interesse nell'eurozona) al 2%. Lo ha detto Luigi Federico Signorini, presidente dell'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, nella sua relazione annuale per il 2022, affermando che ''la crescita dei tassi e quella dei prezzi hanno avuto impatti di rilievo sulle nostre compagnie di assicurazione attraverso, rispettivamente, la riduzione del valore di mercato delle attività e passività finanziarie e l’aumento dei costi dei sinistri. Grazie al principio della contabilità al valore di mercato che presiede al calcolo delle grandezze prudenziali, il rialzo dei tassi ha agito, come sempre, in modo pressoché parallelo sui due lati del bilancio delle compagnie; i rapporti di solvibilità si sono quindi ridotti solo in misura contenuta. Il mutato contesto ha tuttavia contribuito ad accrescere il rapporto fra riscatti e premi nel segmento Vita. Si è innalzata l’attenzione delle compagnie e del supervisore sul rischio di liquidità, sulla cui importanza mi ero già ampiamente soffermato l’anno scorso''.

Assicurazioni, Signorini (Ivass): "Attenzione alla distribuzione di utili"

Signorini ha voluto quindi focalizzare la sua attenzione sulla norma che, approvata a gennaio, ''ha permesso alle assicurazioni, entro certi limiti e a certe condizioni, di liberare parte di tali riserve per la distribuzione di utili. Chiamati a stabilire criteri di applicazione con normativa secondaria, abbiamo chiesto alle compagnie di non fare uso di questa possibilità prevista dalla legge se non dopo che i consigli di amministrazione avessero attentamente valutato la situazione di solvibilità anche prospettica e la tenuta della posizione di liquidità anche in scenari stressati. Abbiamo inoltre inviato una lettera ai vertici aziendali raccomandando, nell’attuale quadro congiunturale, la massima prudenza nelle decisioni concernenti la distribuzione di utili o altri elementi patrimoniali. Di questa raccomandazione le compagnie hanno tenuto conto''.

Questa norma è intervenuta dopo che un'altra che, ha ricordato il presidente di Ivass, ''ha dato facoltà alle società che adottano i principi contabili nazionali di non registrare nel 2022 gli effetti economici delle minusvalenze sui titoli del portafoglio non immobilizzato, accumulandoli in una riserva indisponibile. Questa norma ha consentito di limitare le perdite da valutazione esposte in bilancio. Ne hanno fatto uso 36 compagnie, che rappresentano circa due terzi del mercato in termini di attivi, sterilizzando minusvalenze per complessivi 17,7 miliardi di euro''.

Il ROE (return on equity) medio delle compagnie assicurative, ha aggiunto, si è comunque ridotto di oltre 5 punti rispetto al 2021, scendendo al 3,2 per cento. La gestione Vita è passata da un utile di 4,3 miliardi a una perdita di 0,4. I rami danni hanno invece visto un utile sostanzialmente invariato (2,7 miliardi), anche se, per la prima volta dal 2011, l’assicurazione auto ha segnato una lieve perdita per l’effetto dell’inflazione sul costo dei sinistri e a causa di una raccolta in diminuzione.

Parlando delle ''compagnie più esposte alle dinamiche dei tassi e dei riscatti'', Signorini ha detto che ''sono state oggetto di un’intensa azione di vigilanza. Le imprese interessate hanno intrapreso iniziative per gestire gli effetti delle mutate condizioni di mercato. Sono stati pianificati, e in molti casi già attuati, interventi per migliorare la posizione di solvibilità (rafforzamenti patrimoniali, ricorso alla riassicurazione) e per far fronte ad eventuali tensioni di liquidità (aperture di linee di credito, vendita di attivi). Dove necessario abbiamo chiesto espressamente di rinunciare alla distribuzione di dividendi. Nel complesso i rischi appaiono adeguatamente presidiati. Poiché l’andamento futuro dei tassi non può che essere incerto, l’attenzione delle compagnie deve rimanere alta''.
Il presidente Signorini si è poi soffermato sulle vicende di Eurovita, la compagnia assicurativa commissariata nei mesi scorsi e per la cui crisi l'Ivass si augura un accordo che giunga in temi brevi, sottolineando che "si sta delineando una via d'uscita di mercato che vede coinvolto un gruppo di banche e assicurazioni".

Comunque, premesso che ''come supervisori abbiamo fornito, in stretto raccordo con le autorità di Governo, il nostro contributo tecnico per la definizione di una soluzione sostenibile, robusta, equilibrata, compatibile con il quadro normativo di riferimento'', la soluzione deve "salvaguardare pienamente i diritti degli assicurati, di mostrare determinazione nell'affrontare una situazione del tutto nuova e inattesa e di dare un segnale forte di solidità e capacità di reazione, a beneficio della stabilità del sistema nel suo complesso".

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