“Artigianato, cuore del made in Italy” in mostra al Mimit

- di: Barbara Leone
 
“Artigianato, cuore del made in Italy”: è questo il titolo che dà il nome alla mostra inaugurata ieri pomeriggio a Palazzo Piacentini, sede del Mimit, promossa da Fondazione Symbola, Confartigianato, CNA, Casartigiani. Oltre al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno partecipato all'evento Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Marco Granelli, presidente Confartigianato; Dario Costantini, presidente CNA; Mauro Sangalli vice presidente Casartigiani. L'esposizione, composta da 22 tavole luminose, rappresenta un viaggio nel mondo dell'artigianato italiano posto in risalto attraverso dati e infografiche che ne esaltano l'importanza per la nostra economia. Un settore composto da oltre un milione di imprese - cifra pari a circa un quarto di tutto il sistema imprenditoriale nazionale - in grado di generare una sinergia unica tra tradizione manifatturiera, innovazione, sostenibilità, territorio e comunità, contribuendo a creare un tessuto produttivo più coeso e competitivo.

“Artigianato, cuore del made in Italy” in mostra al Mimit

“L’idea di questa mostra nasce in continuità con le iniziative messe in campo dal Mimit per la Giornata Nazionale del Made in Italy che si celebrerà ogni anno il 15 aprile, anniversario della nascita del genio di Leonardo da Vinci -, ha sottolineato il ministro Urso -. Il nostro artigianato è all’avanguardia di quello che sarà il saper fare italiano del futuro, che punta sulla qualità e sull’eccellenza in un Europa che sempre più dovrà tornare a produrre. Per questo prima della pausa estiva realizzeremo una legge sulle piccole e medie imprese e sull’artigianato che anno dopo anno tenderà a semplificare, incentivare e sostenere questa l’attività”, ha aggiunto il ministro per poi concludere: “Bello, buono e ben fatto deve diventare sostenibile, è l'eccellenza che il consumatore mondiale ci chiederà sempre di più. Bisogna esserlo non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. Ne siamo assolutamente convinti e per questo valorizziamo il settore: gli artigiani sono i protagonisti della nuova epoca, l'esempio di quello che noi dobbiamo fare”.

Diverse le informazioni che si possono trovare lungo il percorso espositivo. Sono ad esempio 580mila le imprese artigiane localizzate nelle aree interne e montane, pari al 55% del totale. Il restante 44,5% risiede in aree urbane. In questo contesto le micro e piccole imprese svolgono un ruolo fondamentale. E' italiano, ad esempio, il 29% delle esportazioni manifatturiere realizzate nella Ue da aziende di questa dimensione, con un’incidenza sul Pil pari al 3,3%, il doppio della media europea, che si attesta al 1,6%. Inoltre, il 90% delle società italiane esportatrici sono proprio micro e piccole aziende. Tra i settori più virtuosi nell'export quello dell'abbigliamento in pelle, del mobile e della meccanica. La mostra resterà aperta fino al 14 giugno 2024, dal lunedì al venerdì tra le 17.00 e le 20.00.

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