Sculture “vive” e collezioni inattese. Gli appuntamenti con l’arte nel weekend

- di: Samantha De Martin
 

Un bambino dorme avvolto in una culla ai piedi di una porta chiusa. La scena concepita dal duo artisti Elmgreen & Dragset potrebbe simboleggiare un rifiuto, ma anche alludere un nuovo inizio. E poi c’è Jonathan, una scultura vivente con la quale Glaser e Kunz mettono in discussione la percezione della realtà utilizzando strumenti tecnici all’avanguardia.Sono alcuni dei protagonisti di Sembra vivo! una mostra dedicata alla grande scultura iperrealista internazionale, raccontata attraverso i più importanti artisti contemporanei, da Maurizio Cattelan a Ron Mueck, da George Segal a Carole Feuerman, a Roma fino all’8 ottobre. Ecco gli altri appuntamenti con l’arte per un weekend in città a tu per tu con la bellezza.

Venezia celebra cento anni di Carla Accardi

A un secolo dalla nascita dell’artista, Venezia e il museo Correr ricordano Carla Accardi. Fino al 29 ottobre un’installazione riunisce il ciclo dei Lenzuoli, avviato negli anni Settanta e raramente visibile nel suo insieme. I lavori dell’artista siciliana, che con la sua pittura ha contribuito dal 1947 all'affermazione dell'astrattismo in Italia, vengono messi in dialogo con gli ambienti storici del museo, in particolare quelli della Sala Quattro Porte posta lungo il percorso della Quadreria allestita da Carlo Scarpa.

Il progetto veneziano, che vuole essere un omaggio più che mostra antologica, è a cura di Pier Paolo Pancotto (in collaborazione con l’Archivio Accardi Sanfilippo di Roma).

Da Monet a Warhol, a Sarnico i capolavori della Johannesburg Art Gallery

Il weekend dell’arte questa settimana ci porta alla Pinacoteca Gianni Bellini di Sarnico (Bergamo), sulle sponde del Lago d’Iseo, che, fino al 3 settembre 2023, accoglie una selezione di capolavori della Johannesburg Art Gallery, con il suo grande patrimonio artistico.

Il percorso espositivo Da Monet a Warhol. Capolavori della Johannesburg Art Gallery, curato da Simona Bartolena e da Massimo Rossi, abbraccia 60 opere, tra oli, acquerelli e grafiche, provenienti dalla prestigiosa pinacoteca sudafricana. I lavori in mostra ripercorrono oltre un secolo di storia dell’arte internazionale, dalla metà del XIX secolo fino al secondo Novecento, attraverso i suoi maggiori interpreti, da Courbet a Corot, da Monet a Degas, da Rossetti a Millais, da Picasso a Bacon, da Lichtenstein a Warhol.

Il percorso offre un interessante focus sulla Johannesburg Art Gallery. Protagonista della nascita e della formazione di questa collezione museale fu Lady Florence Phillips, moglie del magnate dell’industria mineraria Sir Lionel Phillips, che persuase il marito e alcuni magnati dell’industria a investire nel progetto. Per acquistare i primi lavori Lady Phillips vende un diamante azzurro regalatole dal marito. Da qui ha inizio un lungo percorso che porta all’apertura del museo, con la sua selezione di opere di straordinaria qualità e modernità, un nucleo arricchitosi poi negli anni grazie a nuove acquisizioni e donazioni.

A Milano il museo di Intesa Sanpaolo svela una collezione inattesa

Dal 26 maggio al 22 ottobre le Gallerie d’Italia di Milano, museo di Intesa Sanpaolo invitano il pubblico alla mostra Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura, a cura di Luca Massimo Barbero, curatore associato delle Collezioni di Arte Moderna e Contemporanea della Banca. Una selezione di opere dialogherà con l’esposizione permanente “Cantiere del ‘900”.

Oltre 70 lavori, solitamente non esposti nella sede milanese, tra i quali le più recenti acquisizioni della Collezione Intesa Sanpaolo, restituiscono ai visitatori il dialogo tra le diverse ricerche scultoree di alcuni dei maggiori protagonisti del XX secolo in confronto ad importanti approfondimenti intorno alla pittura del secondo dopoguerra. Un importante contributo all’allestimento proviene dalle opere selezionate dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, oggi parte del patrimonio artistico gestito da Intesa Sanpaolo.

Un allestimento con radici cronologiche consentirà di ammirare nelle sale opere di Arturo Martini, Marino Marini Giacomo Manzù, Fausto Melotti, del quale verrà mostrato per la prima volta al pubblico un importante corpus fittile, e ancora Lucio Fontana, Robert Ryman, Piero Manzoni, Alberto Burri, Toti Scialoja.

La scultura iperrealista fa tappa a Roma

Ci sono gli iconici piccioni di Maurizio Cattelan, accanto alla famosa banana, meglio detta Comedian, e c’è la gigantesca testa di uomo Dark Place di Ron Mueck, e ancora corpi nudi, occhi ipnotici, sagome che sembrano muoversi da un momento all’altro. Sembra vivo! Lo è davvero?

Fino all’8 ottobre Palazzo Bonaparte accoglie un’ampia selezione di opere provenienti da collezioni di tutto il mondo, che rivelano il carattere internazionale del movimento iperrealista che, dagli anni Settanta in poi, si è evoluto adottando tecniche sempre più variegate di modellazione, fusione e pittura della materia, per raggiungere livelli sempre più alti nella rappresentazione realistica della figura umana.

Emulando forme, contorni e texture del corpo umano, queste opere, alcune con effetti più sorprendenti, altre meno, creano un’illusione visiva e un’estrema verosimiglianza. Ideata dall’Institut für Kulturaustausch, Germany, l’esposizione è curata da Maximilian Letze in collaborazione con Nicolas Ballario.

Nella foto: Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura | Courtesy Intesa Sanpaolo

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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