Argentina: a gennaio il 57% della popolazione in stato di povertà

- di: Redazione
 
La situazione economica in Argentina ha raggiunto picchi di drammaticità che, in tempi recenti, non si pensavano potersi registrare. Uno studio della prestigiosa Università Cattolica dell'Argentina ha affermato che, in gennaio, i livelli di povertà hanno raggiunto il 57,4% dei 46 milioni di abitanti. Si tratta, secondo l'ateneo, del tasso più alto degli ultimi 20 anni, secondo uno studio dell’Università Cattolica dell’Argentina.
I risultati della ricerca hanno spinto l'ex vicepresidente argentina Cristina Fernández de Kirchner a scagliarsi contro il governo del presidente Javier Milei, salito al potere annunciando una serie di misure shock volte ad affrontare la grave crisi del Paese.

Argentina: a gennaio il 57% della popolazione in stato di povertà

Secondo lo studio, circa 27 milioni di persone in Argentina sono povere e il 15% di queste si trovano in stato di ''indigenza'', nel senso che non possono soddisfare adeguatamente i propri bisogni alimentari .
L'Osservatorio del debito sociale dell'Università Cattolica dell'Argentina gode di stima generalizzata nel Paese sudamericano, essendo considerato uno spazio di ricerca indipendente e prestigioso i cui rapporti sulla povertà coprono un'area geografica più ampia di quelli condotti dall'agenzia nazionale di statistica argentina, INDEC.

Applica inoltre una metodologia che affronta il problema con un approccio più multidimensionale e i suoi risultati sono raramente messi in discussione da politici ed economisti.
Secondo le ultime rilevazioni, l’aumento dei livelli di povertà a gennaio è stato in parte dovuto alla svalutazione del peso argentino applicata dal governo Milei poco dopo il suo insediamento il 10 dicembre. Ciò ha comportato un aumento del prezzo dei beni di prima necessità del paese. paniere alimentare – che comprende prodotti alimentari, servizi e beni non alimentari – e il paniere alimentare di base.

Lo studio conclude che le famiglie della classe operaia o della classe media, che non ricevono benefici attraverso programmi sociali di sostegno ai meno abbienti, hanno sperimentato l’impatto maggiore.
Milei, un economista ultra-liberale che sta attuando una serie di misure shock, tra cui una forte riduzione della spesa pubblica, ha affermato che il fatto che ''sei argentini su dieci sono poveri'' costituisce ''la vera eredità del modello delle caste'', come definisce la classe politica che ha governato l'Argentina negli ultimi vent'anni.
In seguito ha affermato che il suo governo ''darebbe la vita'' per apportare un cambiamento nella realtà socioeconomica dell’Argentina.
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