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Industria manifatturiera, indagine Aras: il 90% delle aziende si aspetta che l’instabilità attuale si protrarrà oltre il 2023

- di: Barbara Leone
 
Industria manifatturiera, indagine Aras: il 90% delle aziende si aspetta che l’instabilità attuale si protrarrà oltre il 2023
In tutta Europa l’industria manifatturiera è alle prese con una serie di sfide senza precedenti. La crescita esponenziale dei costi legati all’energia e l’instabilità della supply chain rappresentano al momento la causa dei maggiori problemi che le aziende devono fronteggiare. Quasi nove aziende su dieci prevedono che anche nei prossimi anni la situazione di incertezza continuerà ad essere la stessa. In questo scenario le strategie fondamentali dell’industria manifatturiera per resistere e superare un futuro così incerto consistono in una digitalizzazione completa e in una maggiore collaborazione con i fornitori. È quanto emerge dalla recente indagine “La transizione delle aziende europee” . Più di 440 dirigenti di 19 Paesi europei sono stati intervistati su incarico della società Aras, vendor della piattaforma di innovazione di prodotto Aras Innovator.

Industria manifatturiera, indagine Aras: il 90% delle aziende si aspetta che l’instabilità attuale si protrarrà oltre il 2023

“In uno scenario denso di elementi imprevedibili quali costi energetici alle stelle, rischi geopolitici e crescenti minacce nel mercato del lavoro, l'industria europea è attualmente più focalizzata a produrre in modo più attento - afferma Luigi Salerno, Country Manager di Aras Italia -. Per rispondere all'instabilità delle filiere, il 40% delle aziende ha già implementato una maggiore collaborazione con i propri fornitori, un altro 39% è in fase di definizione e il 17% sta pianificando ulteriori collaborazioni con i fornitori”. Il dato che colpisce, mettendo a confronto i Paesi europei, è come le preoccupazioni legate alla supply chain siano particolarmente evidenti nel Regno Unito. Sulla scia della Brexit, le aziende del Regno Unito hanno adottato modalità di collaborazione più intense con i propri fornitori. La digitalizzazione della supply chain è un ulteriore tassello importante per sviluppare resilienza.

“Il 36% delle aziende - aggiunge Salerno - ha già riprogettato la propria supply chain in funzione della digitalizzazione e un altro 42% è in procinto di farlo”. Un' azienda su tre ha reagito all'instabilità delle supply chain apportando modifiche ai prodotti e circa un'azienda su quattro ha delocalizzato i siti produttivi. Secondo Salerno, la pressione che grava sulle aziende non è mai stata così intensa, ma i risultati dell'indagine sono altresì incoraggianti.

“Ad esempio – sottolinea ancora Salerno -, otto aziende su dieci ammettono che la prospettiva di una permanente instabilità della supply chain è fonte di preoccupazione. Tuttavia, grazie alle contromisure già adottate e ad altre che sono state pianificate, l'industria manifatturiera europea può prepararsi ad affrontare più efficacemente le crisi future”. Questo sguardo al futuro è necessario poiché la situazione per le aziende europee è destinata a mantenersi critica. Nove partecipanti su dieci, ad esempio, affermano che le sfide da affrontare non sono mai state così complesse quanto lo sono oggi. Gli intervistati, interpellati sull’andamento futuro, hanno indicato che la situazione non migliorerà, perlomeno nel medio termine.

“L'88% dei partecipanti all’indagine ritiene che i prossimi anni resteranno incerti. Davanti a queste sfide - aggiunge in conclusione Salerno - le aziende sono chiamate ad agire, reinventandosi costantemente e sfruttando i vantaggi della digitalizzazione in termini di efficienza. Soltanto in questo modo potranno resistere agli scossoni economici dovuti alla crisi globale”. L'indagine è stata condotta alla fine dell'autunno 2022 e ha coinvolto 442 dirigenti di 19 Paesi europei. I partecipanti all'indagine operano in aziende con un fatturato minimo di 40 milioni di euro nei seguenti settori: automobilistico, aerospaziale e della difesa, ingegneria meccanica, medicale, chimico, farmaceutico e alimentare. Aras è fornitore della più avanzata piattaforma low-code completa di applicazioni realizzate per governare la progettazione, costruzione e manutenzione di prodotti complessi. La sua tecnologia consente la rapida realizzazione di soluzioni flessibili e aggiornabili per lo sviluppo di un business resiliente. La piattaforma Aras, attraverso le sue applicazioni per la gestione del ciclo di vita del prodotto, collega gli utenti di tutte le discipline e funzioni ai dati ed ai processi critici durante il ciclo di vita del prodotto e lungo l’intera catena estesa dei fornitori. Airbus, Audi, Denso, Honda, Kawasaki, Microsoft, Mitsubishi e Nissan utilizzano la piattaforma per gestire cambiamenti complessi e la tracciabilità.

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