Mondo Convenienza, multa milionaria dell'Antitrust: "Condotte illecite". Cosa fare per tutelarsi

- di: Barbara Bizzarri
 

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a Iris Mobili S.r.l., titolare del marchio Mondo Convenienza, una sanzione da 3 milioni e 200 mila euro, sostenendo che “la società ha adottato condotte illecite nelle fasi di consegna e di montaggio dei mobili e degli arredi e ha ostacolato i consumatori nella fruizione dei servizi post-vendita. Pur consapevole dell'elevato numero di consegne di prodotti non completi e non corrispondenti agli ordini o non in perfette condizioni di utilizzo la società non ha adottato comportamenti idonei a risolvere questi problemi”.

Mondo Convenienza, multa milionaria dell'Antitrust

Inoltre, prosegue l'Antitrust, la società titolare del marchio Mondo Convenienza “ha ostacolato i diritti dei consumatori prevedendo tempistiche ristrette per il reclamo e limitazioni al diritto di ottenere la sostituzione dei prodotti stessi o la restituzione di quanto pagato, limitando considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori. Queste infrazioni riguardano un'importante fase del rapporto di consumo ovvero l'esatta esecuzione del contratto di compravendita; in particolare la consegna completa e corretta del bene acquistato, la prestazione del servizio di assistenza post-vendita, il rimborso in caso di recesso e la previsione di misure compensative per i disagi subiti dai consumatori”.

Mondo Convenienza prende atto della “sanzione che è stata comminata dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato nonostante siano stati forniti, con grande impegno e con spirito di collaborazione, tutti gli elementi necessari a dimostrare la correttezza del proprio operato”, scrive la Società in una nota, aggiungendo che “il Gruppo ribadisce di avere già adottato ulteriori misure destinate a garantire servizi di qualità ancora maggiore e a soddisfare le richieste dei clienti, in linea con i principi di lealtà e trasparenza che da sempre ispirano l'attività”.

Intanto, i consumatori plaudono alla decisione dell'Antitrust, come dichiara il Codacons: “Da tempo i clienti segnalavano disservizi legati alle fasi post-vendita di mobili e arredi acquistati presso i negozi del marchio Mondo Convenienza. Criticità e segnalazioni in crescita anche come conseguenza della forte diffusione dei punti vendita del brand sul territorio italiano, e che riguardavano ritardi nelle consegne dei mobili, prodotti difettosi, consegne incomplete o diverse da quelle oggetto di contratto”. L'Unione nazionale dei consumatori parla di una ‘ottima notizia’, chiarendo che il prodotto “deve essere sempre conforme a quello richiesto dal consumatore ed è fondamentale che l'acquirente, in caso di difetti o problemi, sia prontamente assistito, ad esempio sostituendo subito il prodotto non corrispondente all'ordine. I diritti sulla garanzia di conformità sono sacrosanti e non possono in alcun modo essere ostacolati, con scuse varie e arrampicandosi sugli specchi. Lo stesso vale per il rimborso in caso di recesso”.

A questo proposito è bene ricordare comunque che, in caso di mobili difettosi, il Codice del consumo prevede la responsabilità del venditore verso il consumatore per ogni difetto di conformità che sussiste al momento in cui il bene viene consegnato. Il consumatore, verificato il difetto, può chiedere la riparazione o la sostituzione dei mobili, senza dover sostenere costi aggiuntivi; o una adeguata riduzione del prezzo di vendita; o risolvere il contratto restituendo i mobili e chiedendo la restituzione del prezzo pagato.

In caso di ritardo nella consegna dei mobili, invece, il cliente deve sollecitare il venditore a effettuare la consegna entro un termine supplementare contattando la controparte e inviando un sollecito tramite pec o raccomandata A/R. Se, dopo tale sollecito, la merce non viene consegnata entro il termine stabilito, il cliente è legittimato a risolvere il contratto.

Infine, qualora i mobili fossero incompleti, è opportuno controllare, al momento della consegna, il documento di trasporto confrontandolo con l’ordine, per verificare che non manchi nulla. Se manca qualche pezzo, è necessario segnalarlo immediatamente sulla ricevuta di consegna o bolla di trasporto. È utile fotografare l’apertura del pacco e annotare sulla ricevuta di consegna tutte le eventuali difformità e mancanze. Le difformità devono essere annotate sui documenti di consegna e sottoscritte anche da chi ha effettuato la consegna: rappresentano prove importanti per far valere i propri diritti attraverso un reclamo formale.

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