Amazon porta la realtà aumentata direttamente sulla strada. Durante l’evento Delivering the Future a San Francisco, il colosso dell’e-commerce ha presentato un nuovo dispositivo sperimentale: occhiali smart pensati per assistere i corrieri durante le consegne quotidiane, riducendo l’uso dello smartphone e aumentando sicurezza, precisione e rapidità.
Amazon, in arrivo gli occhiali smart per i corrieri
Gli occhiali, ora in fase di test, proiettano nel campo visivo dell’autista tutte le informazioni necessarie per completare la consegna: dal punto esatto in cui trovare il pacco nel retro del furgone fino alla porta del destinatario. Non bisogna più distogliere lo sguardo per consultare il telefono: basta guardare avanti.
La tecnologia combina intelligenza artificiale, machine learning e computer vision. Appena il corriere parcheggia, il sistema si attiva automaticamente e “guida” i movimenti con indicazioni a sovraimpressione. Gli occhiali consentono anche di scansionare il pacco a mani libere, senza utilizzare il lettore o lo smartphone, e sono in grado di rilevare potenziali pericoli, come la presenza di cani.
Un controller integrato nel gilet
Il dispositivo è collegato a un controller inserito nel gilet da lavoro dei corrieri. Al suo interno è presente anche un pulsante SOS, pensato per chiedere assistenza in caso di emergenza. L’idea è quella di offrire supporto costante durante l’intera catena dell’ultimo miglio, senza aumentare le incombenze operative del dipendente.
La voce di chi li sta testando
Tra i primi tester c’è Kaleb, corriere in Nebraska, che racconta: “Invece di dover guardare in basso verso il telefono, puoi mantenere lo sguardo in avanti e oltre il display: resti sempre concentrato su ciò che ti circonda”.
Per un lavoro basato su tempi stretti, cambi di scenario continui e interazione con ambienti privati, la riduzione delle distrazioni può diventare un elemento di sicurezza, oltre che di efficienza.
Amazon assicura: “Non servono a spingere più consegne”
Il vicepresidente di Amazon Viraj Chatterjee ha spiegato che il dispositivo nasce da un confronto diretto con gli stessi corrieri: “Questi occhiali sono stati studiati con i corrieri per rendere il lavoro più semplice e sicuro. Non vogliamo aggiungere altro carico di lavoro o pacchi in più. Non è questo l’intento”.
La sperimentazione è attualmente in corso con centinaia di corrieri. I primi risultati sono considerati positivi, ma non è stata ancora fissata una data per l’impiego su larga scala.
L’anello mancante della logistica
La mossa di Amazon segue una linea di sviluppo ormai chiara: ridurre i passaggi manuali, digitalizzare ogni segmento della consegna e inserire l’IA nel momento più fragile della filiera, quello dell’ultimo miglio, dove errori, tempi e imprevisti incidono sui costi più che in ogni altro punto della catena logistica.
Gli occhiali smart sono, di fatto, l’evoluzione naturale dei sistemi di geolocalizzazione e dei tracciamenti digitali già utilizzati sia dai clienti sia dai magazzini: non più informazione “da consultare”, ma informazione “che accompagna” i gesti del lavoratore.
Dalla visione alla normalità
Se i test proseguiranno senza ostacoli, questa tecnologia potrebbe diventare uno standard operativo nella logistica globale. Non più il corriere che “guarda nel telefono”, ma un operatore connesso in tempo reale, mani libere, informazioni a vista, assistenza costante e capacità predittiva dell’IA sugli imprevisti.
Un cambiamento che, come spesso accade, potrebbe passare inosservato quando entrerà nella quotidianità. Ma oggi, nella sua fase di test, rappresenta la cartolina più nitida del lavoro che cambia: non il futuro delle consegne, bensì il loro nuovo presente.