Sono tanti i giovani (e non solo) che decidono di trasferirsi all’estero per vivere e lavorare: ma quali sono i costi degli affitti per chi decide di andare a vivere in un’altra città europea? Una risposta alla domanda, che interessa sempre più potenziali expats, arriva da HousingAnywhere, la più grande piattaforma europea di affitti a medio termine, che ha pubblicato il suo ultimo International Rent Index per il quarto trimestre del 2023, analizzando gli andamenti dei prezzi di affitto nelle 23 maggiori città europee.
Affitti in Europa, graduale rallentamento degli aumenti nel corso dell’anno: in crescita Lisbona e Valencia
In questa edizione, emerge chiaramente un rallentamento nei rincari degli affitti in tutta Europa. I tassi di incremento annuale dei prezzi mostrano una costante diminuzione trimestre dopo trimestre, prospettando un rincaro annuale al 5,8%, il dato più basso registrato. Anche le variazioni trimestrali dei prezzi degli affitti hanno subito un aggiustamento (-0,6% nell'ultimo trimestre), dopo il picco fisiologico del terzo trimestre connesso all'alta stagione della mobilità universitaria.
L'International Rent Index di HousingAnywhere analizza le variazioni di prezzo delle proprietà presenti sulla piattaforma per soddisfare le esigenze di studenti e giovani professionisti fuorisede. La ricerca copre un totale di +65.700 stanze, monolocali e appartamenti da una a tre camere da letto, di cui il 97% arredato e il 60% con utenze incluse: "L'aumento annuale nei prezzi degli affitti registrato in questo trimestre è il più basso che abbiamo osservato dal +3,8% del terzo trimestre 2021, segnando una svolta importante in termini di accessibilità economica degli alloggi in Europa - afferma Djordy Seelmann, CEO di HousingAnywhere -. Per mantenere la corrente tendenza, nel 2024 sarà essenziale affrontare le sfide legate alla disponibilità di alloggi nelle mete più ambite d'Europa".
Le classifiche delle città europee più costose per stanze e monolocali mostrano una predominanza delle città olandesi e tedesche.
Per quanto riguarda le stanze, Amsterdam è la città più costosa con 940 euro, seguita a distanza da Colonia (850 euro), Monaco di Baviera (850 euro) e L'Aia (820 euro). Al contrario, le città tradizionalmente meno costose in questo tipo di immobile registrano alcuni dei più alti rincari annui. Ad esempio, Lisbona (14%), fino a 570 euro, Firenze (13,2%), Roma (11,3%), entrambe fino a 600 euro, e Valencia (7,1%), fino a 375 euro, mostrano come le città stiano alzando i propri prezzi mentre la crisi europea degli alloggi in affitto continua. Anche Utrecht, una delle città più costose per le stanze in Europa, ha registrato il più alto aumento degli affitti su base annua (16,5%), arrivando fino a 810 euro.
Per quanto riguarda i monolocali, Monaco di Baviera è la città più costosa in Europa con 1.570 euro, seguita da Utrecht (1.425 euro), Amburgo (1418 euro) e Parigi (1.351 euro). Analogamente alla tendenza delle stanze, Valencia e Lisbona, con affitti meno costosi, rispettivamente di 900 e 1.100 euro, hanno registrato i maggiori aumenti di prezzo su base annua per i monolocali, con un aumento del 48,8% per Valencia, seguita da Lisbona (37,5%). Bruxelles (803 €), Torino (720 €) e Budapest (600 €) sono invece le città più convenienti per questo tipo di proprietà.
Per gli appartamenti, il quadro è più vario. Mentre le città olandesi e tedesche sono ancora ai primi posti in termini di prezzo assoluto e Amsterdam detiene il primo posto con 2.200 euro, le città italiane Roma (2.000 euro) e Milano (1.850 euro) si classificano al secondo e terzo posto in Europa. Nell'ultimo trimestre, queste due città comparivano già tra le 10 città più costose per gli appartamenti, e nel quarto trimestre sono salite in classifica. Al contrario, Lisbona, che nel secondo trimestre era la città più costosa, ora scende all'ottava posizione. Le città dell'Europa meridionale di Valencia, Porto e Madrid hanno registrato gli aumenti su base annua più alti per gli appartamenti, rispettivamente con il 18,2%, il 16,9% e il 15,5%.
Per quanto riguarda l’Italia, il Belpaese è sempre più costoso, ma Torino mostra un quadro diverso, consolidando la sua posizione di città italiana più conveniente in tutte le tipologie di immobili, e mantenendo una certa stabilità nell’andamento dei prezzi. Al termine del 2023, Torino ha registrato un calo annuo dei prezzi degli appartamenti del 10% rispetto all’anno precedente, posizionandosi come la città più accessibile, con un canone medio di 700 euro in meno rispetto alla seconda città italiana più economica per gli appartamenti, Firenze, con un canone medio di 1.600 euro.
Alloggiare in affitto a Torino costa significativamente meno che nelle altre città d’Italia: 900 euro per un appartamento, 720 euro per un monolocale (come per una stanza a Milano) e 520 per una stanza privata.
D'altra parte, Milano rimane una delle città più costose in Italia in tutte le categorie, superata solamente da Roma nei prezzi di affitto degli appartamenti: Milano ha chiuso il 2023 con canoni di affitto simili, se non lievemente inferiori, rispetto a quelli di un anno fa: 1.850 euro per gli appartamenti (invariato), 1.250 euro per i monolocali (-3.5%) e 720 euro per le stanze (-2%).
A Roma, al contrario di Milano, gli affitti stanno aumentando in alcune tipologie di alloggi. Posizionandosi come la seconda città con i prezzi più alti in Europa per gli appartamenti (2.000 euro), la capitale ha chiuso il 2023 con un aumento annuo del 5,6% per la categoria. Ciò è ancora più evidente per le camere: in questa tipologia di immobile, Roma ha registrato un aumento annuo dell'11,3% (600 euro), ma l'affitto di una camera è ancora inferiore di 120 euro rispetto a Milano. Una nota positiva: Roma mostra una tendenza diversa per i monolocali e termina il 2023 con un decremento del -7,6% rispetto al 2022 (970 euro).
Da ultima, Firenze ha registrato aumenti dei prezzi di affitto a due cifre per tutte le tipologie di immobili, risultando la città italiana con i maggiori rincari del 2023. Nel quarto trimestre del 2023 Firenze ha visto una crescita dell'11,9% per gli appartamenti (1.600 euro), del 13,2% per le camere (600 euro) e del 18,3% per i monolocali (1.065 euro).