Aci e Ita Airways insieme per celebrare i cento anni dell'autodromo di Monza
- di: Redazione
"Valori condivisi forti" e "voglia di trasmettere la passione per lo sport e l'energia italiana nel mondo": due concetti, espressi nel suo intervento da Ludovico Fois, consigliere di Aci per le relazioni esterne e istituzionali (nella foto), che spiegano molto della partnership che, da oggi e per un anno, lega Aci e Ita Airways, e che è stata presentata oggi nella cornice suggestiva e significativa dell'aeroporto di Fiumicino.
Una partnership nata per celebrare i 100 anni dell'autodromo di Monza (inaugurato un secolo fa, cosa che ne fa il secondo impianto di più antica realizzazione al mondo, ma il solo che ancora ospita delle competizioni sportive di alto livello), frutto della collaborazione tra Aci - padrona di casa del circuito - e Ita Airways, la compagnia che rappresenta il Paese nei cieli di tutto il mondo.
Aci e Ita Airways insieme per celebrare i cento anni dell'autodromo di Monza
Due realtà - una più antica e ricca di tradizioni; l'altra che si è appena affacciata alla ribalta del trasporto aereo, ma già ricca di esperienze che le derivano dal rappresentare l' "essere Italia" nel mondo - accomunate da valori condivisi, che si sono ritrovate in una iniziativa ricca di fascino e significati.
Ita Airways sarà accanto ad Aci in quest'anno in cui molte manifestazioni ricorderanno l'autodromo e la sua storia, con l'adozione, sui veicoli della compagnia, dalla stilizzazione del circuito in cui il verde e il rosso sfiorano il bianco della scritta "Monza", che comunque non sarà la sola a emergere.
Perché, sull'azzurro intenso della livrea, ci saranno su altrettanti velivoli i nomi di tre dei piloti italiani che hanno fatto la storia dell'automobilismo sportivo: da Tazio Nuvolari ad Alberto Ascari, fino a Michele Alboreto. Nomi nel cuore del popolo degli amanti dell'automobilismo, ciascuno con la propria storia, il proprio stile di guida, il proprio prestigiosissimo palmares. Accomunati dalla passione di chi ama le automobili da competizione e dal rispetto degli avversari. Resi simili - al di là dei diversi modi di affrontare le gare - anche dall'avere vissuto a Monza momenti esaltanti della loro carriera (quella di Ascari si spense proprio sul circuito che lo aveva visto spesso protagonista, ottenendo nel 1951 una delle sue più esaltanti vittorie).
C'è anche un altro velivolo di Ita Airways che sarà coinvolto nell'iniziativa. E quale nome poteva celebrare il connubio tra l'eccellenza italiana e Monza se non quello di Enzo Ferrari?
Su un nuovo Airbus A350 - l’ammiraglia di ITA Airways - ci sarà il nome di Enzo Ferrari, per il quale è stata fatta un'eccezione grafica, perché sarà scritto su uno sfondo rosso (Rosso Ferrari, appunto) e non sull'azzurro di Ita.
Il primo volo del Airbus A350 dedicato al Drake - alimentato dal carburante più ecologico mai usato per i velivoli - sarà il prossimo 11 settembre, quando, in occasione del Gran Premio d'Italia, sorvolerà l'autodromo di Monza mentre i piloti della Formula 1 saranno già in griglia in attesa che il countdown finisca e possano scatenare i motori dei loro "mostri".
Un utilizzo, quello del nome del Drake, reso possibile grazie alla disponibilità di Piero Lardi Ferrari, figlio del costruttore, che ha accolto la richiesta formulata dall'Aci.
Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile Club d’Italia, presentando la partnership, ha parlato di "gemellaggio ideale tra emozioni - quelle dell’automobilismo sportivo e quelle del volo - unitamente alla condivisione di valori fondamentali, comuni allo sport e all’aviazione - massima professionalità, forte competitività, continua innovazione tecnologica, grande attenzione al futuro sostenibile - l’idea alla base di questa importante partnership tra Ai e ITA Airways. Quest’anno i nostri piloti voleranno insieme: l’augurio di tutti noi è quello che riescano a condurre ITA Airways e il circuito nazionale di Monza verso un futuro sempre più luminoso e fortunato".
Soddisfazione è stata espressa da Giovanni Malagò, Presidente del Coni, che si è detto fiero del fatto che la "prestigiosa partnership rinsaldi il legame del nostro movimento con ITA Airways. La celebrazione del Centenario dell’Autodromo di Monza e l’intitolazione di quattro aerei a figure e interpreti intramontabili, capaci di imprese leggendarie, esalta l’importanza della storia dell’automobilismo e la fondamentale attività promossa dalla Federazione per il suo sviluppo. Una sinergia vincente per arrivare sempre più lontano, sempre più in alto".
"Monza" - sono state la parole di Alfredo Altavilla, Presidente Esecutivo di ITA Airways - "è il Gran Premio d’Italia e la compagnia di bandiera non poteva non esserci. Quella con ACI è una partnership naturale, che rafforza il connubio con lo sport. Siamo entrambi ambasciatori della migliore Italia nel mondo. Dopo gli aerei intitolati a diversi sportivi, ecco quelli dedicati a quattro figure che hanno scritto la storia dell’automobilismo italiano, con l’esclusivo velivolo intitolato ad Enzo Ferrari. Come lui ha innovato le corse, noi vogliamo essere pionieri dell’innovazione nel trasporto aereo. Con convinzione e determinazione stiamo cambiando dei paradigmi consolidati nel settore, perché sappiamo che le più grandi opportunità arrivano proprio dalla discontinuità".
A spiegare l'idea iniziale dell'accordo e come esso abbia avuto esito positivo è stato Ludovico Fois, ricordando che "quando abbiamo lanciato il logo del Centenario alla Expo di Dubai ci siamo dati l'obiettivo di dare grande risalto internazionale alla storia del circuito e, soprattutto, al suo futuro. La scelta di ITA Airways come "Title Sponsor" del centenario è un fondamentale tassello di questo percorso, reso possibile dalla presenza di valori condivisi forti e dalla voglia di trasmettere la passione per lo sport e l’energia italiana nel mondo".
Quindi, ha detto Fois, il claim che è stato scelto per sintetizzare, in poche parole, obiettivi e premesse della partnership - "Quest’anno, i nostri piloti voleranno insieme" - "incarna perfettamente questo connubio ideale, unendo i nostri due mondi in una emozionante narrazione comune".