Dopo un 2023 da record, A2A presenta il nuovo Piano Strategico 2024-2035

- di: Redazione
 
Non accenna a fermarsi la crescita di A2A, che entra ufficialmente in una nuova fase della sua storia. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato i progetti del Bilancio separato e della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2023, anno chiuso con numeri eccellenti.

Dopo un 2023 da record, A2A presenta il nuovo Piano Strategico 2024-2035

Il MOL ordinario è salito di 30 punti percentuali su base annua, fino a 1,93 miliardi di euro, con l'utile netto in crescita del 64% sul 2022, fino a 659 milioni di euro (al netto delle partite straordinarie, l'utile netto ordinario arriva a 635 milioni, +67% sul 2022). Scendono del 36% i ricavi, fino a 14,75 miliardi di euro, per via delle dinamiche ribassiste dei prezzi delle commodities.

Gli investimenti organici raggiungono quota 1,37 miliardi di euro (+11%), con la Posizione Finanziaria Netta che sale fino a 4,68 miliardi di euro (corrispondente a 2,4x di PFN/EBITDA, in calo dal 2,8x del 2022).
Contestualmente, il CDA ha deliberato di proporre all’Assemblea ordinaria l’approvazione di un dividendo di 0,0958 euro per azione, corrispondente ad un monte dividendi pari a circa 300 milioni di euro (+6% rispetto). Il dividendo sarà pagato a decorrere dal 22 Maggio 2024 (data stacco cedola 20 Maggio 2024 e record date 21 Maggio 2024).

Lo scorso anno ha visto la conferma del Gruppo nelle attività legate alla transizione energetica (come l'acquisizioni di veicoli societari finalizzati allo sviluppo di nuovi parchi fotovoltaici in Friuli Venezia Giulia e in Veneto per complessivi 80MW). L'energia rinnovabile prodotta da fonte eolica arriva a 428 GHW (+71%), aumento legato alle acquisizioni e all'avvio dell’impianto di Matarocco, mentre sale di 420.000 unità la base clienti nel segmento energy retail.

Il tutto senza perdere di vista il lato sostenibilità, con un taglio del 36% delle emissioni dirette di anidride carbonica (Scope 1) e investimenti ammissibili pari al 72% e allineati per il 46% ai fini della Tassonomia Europea.

Renato Mazzoncini
, Amministratore Delegato di A2A (nella foto), ha così commentato i risultati: "Grazie al contributo di tutte le Business Unit e Aziende del Gruppo, abbiamo concluso il 2023 con i risultati migliori di sempre e un utile netto in aumento del 64% rispetto al 2022. Nel corso dell’anno abbiamo accelerato sugli investimenti per il miglioramento e il potenziamento delle reti elettriche di distribuzione, la crescita della produzione rinnovabile -in particolare da eolico e fotovoltaico-, la flessibilità degli impianti di generazione e il recupero di materia ed energia. Abbiamo proposto un dividendo di 0,0958 euro per azione, pari a 300 milioni di euro, con una crescita del 6%. Sono traguardi importanti che è stato possibile raggiungere grazie al lavoro e alla dedizione di tutte le nostre persone. Siamo pronti a proseguire con lo stesso impegno per contribuire a dotare il Paese di infrastrutture strategiche per la transizione ecologica".

Un anno da record per A2A che però guarda già al futuro, presentando il nuovo Piano Strategico 2024-2035, che traccia la via per proseguire nel percorso intrapreso dal Gruppo, con un ruolo chiave nella transizione ecologica del Paese. 

Gli investimenti previsti nel periodo ammontano a 22 miliardi di euro, di cui 6 per l'Economia Circolare e 16 per la Transizione energetica. Oltre il 70% di quelli previsti entro il 2030 è già autorizzato o in fase di realizzazione.

Il RAB delle reti elettriche a fine 2035 ammonta a 3,4 miliardi di euro, risultato da raggiungere grazie ad investimenti e all’espansione del perimetro di gestione, in crescita media annua di oltre il 10%.

L'EBITDA di fine piano ammonta a oltre 3,2 miliardi di euro (2,2 miliardi di euro al 2026), con oltre il 40% dell’EBITDA al 2035 relativo ad attività regolate o a bassa volatilità.

L'utile netto ordinario è previsto a 0,6 miliardi di euro nel 2026 e maggiore di 1 miliardo di euro al 2035, con una politica di dividendi stimata in crescita annua di almeno il 3% nel periodo di Piano.
Il rapporto PFN/EBITDA è stimato sotto a 2,8x in arco piano, con un Debito Sostenibile oltre l’80% nel 2026 e 100% nel 2035.

L'AD Mazzoncini ha aggiunto: "Presentiamo oggi un nuovo Piano industriale che traguarda il 2035, anno chiave in Europa per la transizione ecologica. Il Gruppo ha dimostrato la capacità di raggiungere importanti obiettivi industriali ed economici, in anticipo rispetto a quanto previsto nel primo Piano decennale presentato nel gennaio del 2021. Forti di questi risultati abbiamo scelto un orizzonte più ampio, per definire un traguardo intermedio rispetto al net zero del continente al 2050. Abbiamo aumentato gli investimenti a 22 miliardi, di cui il 44% destinati a business con bassa volatilità, per infrastrutture dedicate all’Economia circolare e alla Transizione energetica che si confermano i pilastri della nostra strategia. Il nostro obiettivo è continuare a contribuire al processo di decarbonizzazione del Paese attraverso investimenti concreti per sostenere l’elettrificazione dei consumi, lo sviluppo delle rinnovabili, la chiusura del ciclo dei rifiuti e migliorare l’efficienza del ciclo idrico. In questo contesto di lungo periodo si inquadra anche l’operazione straordinaria da 1,2 miliardi di euro per l’ampliamento della rete elettrica, che consentirà di raggiungere una RAB di 3,4 miliardi nel 2035 consolidando la nostra posizione come secondo operatore italiano e tra i primi in Europa per energia elettrica distribuita. Saremo in grado di creare valore sostenibile assicurando solidità finanziaria e rendimenti ai nostri azionisti".
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