World Health Day: l’inquinamento atmosferico uccide 26 persone ogni minuto
- di: Michele Liccia
In occasione della Giornata Mondiale della Salute —il «World Health Day» che si celebra ogni anno il 7 aprile— Ener2Crowd.com lancia l’allarme: i centri urbani sono responsabili dell’80% del consumo energetico ed anche delle emissioni di gas climalteranti. Già oggi —a causa di tumori ai polmoni, malattie cardiache ed ictus— l’inquinamento atmosferico uccide 26 persone ogni minuto, dati che arrivano dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che a livello globale stima oltre 13 milioni di decessi annui dovuti a cause ambientali che incidono direttamente sulla salute. Insomma ci saranno almeno 44 milioni di morti da qui al 2050, ma il numero sale a 100 milioni se si considerano anche i decessi legati all’aumento delle temperature, alle ondate di calore, agli incendi, alle alluvioni e alle altre conseguenze dei gas a effetto serra.
7 aprile 2022, giornata mondiale della salute (World Health Day)
Un milione di tonnellate di emissioni hanno un «costo di mortalità» pari a ben 240 persone hanno calcolato gli analisti di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico. Si tratta dell’equivalente delle emissioni annuali di 220 mila automobili, ma a produrle bastano anche solo 35 aerei di linea. «Nove persone su 10 respirano aria inquinata, 3,6 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienici sicuri ed altri 2 miliardi non dispongono di acqua potabile a causa di falde acquifere inquinate. Poi ancora, l’aumento delle temperature e le inondazioni causate dai cambiamenti climatici mettono 2 miliardi di persone a rischio di infezione da dengue» sottolineano gli esperti dell’Oms. «Una sola centrale a carbone —ad esempio— produce 4 milioni di tonnellate con un costo di mortalità pari a 960 persone» puntualizzano gli analisti di Ener2Crowd.com.
Le città più inquinate del mondo
Nella top-25 delle città più inquinanti al mondo figurano Handan con 199 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, Shangai (188 Mt Co2 eq.), Suzhou (152 Mt Co2 eq.), Dalian (142 Mt Co2 eq.), Pechino (132 Mt Co2 eq.), Tianjin (123 Mt Co2 eq.), Mosca (112 Mt Co2 eq.), Wuhan (110 Mt Co2 eq.), Qingdao (93 Mt Co2 eq.), Chongqing (80 Mt Co2 eq.), Wuxi (77 Mt Co2 eq.), Urumqi (75 Mt Co2 eq.), Bangkok (73,2 Mt Co2 eq.), Istanbul (72,9 Mt Co2 eq.), Guangzhou (71 Mt Co2 eq.), Huizhou (68,5 Mt Co2 eq.), Sijiazhuang (67,5 Mt Co2 eq.), Zengzhou (66 Mt Co2 eq.), Shenyang (60 Mt Co2 eq.), Shenzhen (60 Mt Co2 eq.), Kunming (60 Mt Co2 eq.), Hangzhou (60 Mt Co2 eq.), Tokyo (58 Mt Co2 eq.), Hong Kong (56 Mt Co2 eq.) e New York (54 Mt Co2 eq.).
Queste 25 metropoli producono il 52% delle emissioni globali: a metterlo in evidenza è proprio un’elaborazione di Ener2Crowd, basata sui dati della ricerca “Keeping Track of Greenhouse Gas Emission Reduction Progress and Targets in 167 Cities Worldwide” condotta da Ting Wei, Junliang Wu e Shaoqing Chen, ricercatori della School of Environmental Science and Engineering della Sun Yat-sen University in Cina. Insomma, quando si parla di lotta al cambiamento climatico, non si può non menzionare il ruolo determinante delle singole città. Dati non di poco conto visto che influenzano significativamente la salute delle persone e quello dell’intero pianeta, ma la soluzione può arrivare dalle stesse città se si attua un cambiamento di rotta che vuole il ripensamento dell’urbe in ottica sostenibile. Ed è proprio qui che s’inserisce il ruolo dei GreenHero che proprio nelle grandi città vivono e lavorano.
Tra le città più inquinanti anche Torino e Piacenza
In Europa, invece, le più inquinanti sono Mosca con 112 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, Istanbul con 72,9 milioni di tonnellate di Co2, Francoforte con 46 milioni di tonnellate di Co2, San Pietroburgo (43 Mt Co2 eq.), Atene (39 Mt Co2 eq.), Berlino (28 Mt Co2 eq.) e Torino (23 Mt Co2 eq.). «Le città italiana più inquinanti in assoluto sono Torino —settima in Europa— e Piacenza che è ventiduesima con 1,5 milioni di tonnellate di Co2 immesse in atmosfera» puntualizzano gli analisti di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico. Proprio a partire dalle grandi città, il nuovo modello di finanza etica di Ener2Crowd permetterà di ridurre l’inquinamento, grazie all’appetito degli investitori per i prodotti finanziari in grado di combattere il climate change che garantiscono comunque un ottimo ritorno economico. Nelle grandi città italiane, inoltre, risiedono la maggior parte dei GreenHero: i maggiori investitori della piattaforma Ener2Crowd si trovano infatti a Roma, Milano, Napoli e Torino, dove oggi questa forma di investimento è una realtà all’ordine del giorno.
«Ma tutti —anche nelle città più piccole— possono dare un contributo per costruire un futuro a zero emissioni, scegliendo tecnologie green e sostenibili, volendo anche nel loro stesso territorio» tiene a precisare Niccolò Sovico, ceo di Ener2Crowd. L’idea di Ener2Crowd.com è quella di convincere quella massa critica di risparmiatori che da sempre puntano sugli investimenti più sicuri possibili —che una volta erano gli immobili ed i titoli di Stato— oggi in fuga dai prodotti finanziari dai rendimenti irrisori e non più solidi come un tempo. «Vogliamo dare a tutti l’opportunità di fare qualcosa di concretamente buono per l’ambiente e per il nostro futuro» spiega Giorgio Mottironi, chief strategy officer di Ener2Crowd nonché chief analyst del GreenVestingForum.it.