Vacondio su Nutriscore: “Difendere il Made in Italy è nostro dovere"

 
“Sulla questione del Nutriscore non è possibile trovare una mediazione: la posizione di Federalimentare rimane fortemente contraria e siamo pronti a continuare la battaglia in difesa del Made in Italy” ha detto Ivano Vacondio al convegno organizzato da Confagricoltura “L’informazione nutrizionale in Europa fra rischi e opportunità” che si è tenuto oggi a Cibus.

Una battaglia non divisoria quella contro il Nutriscore perché vede tutti gli attori della filiera e le istituzioni dalla stessa parte. “In particolare - ha detto Vacondio - ho molto apprezzato le dichiarazioni del ministro Patuanelli, che ha ribadito ancora una volta la contrarietà al sistema di etichettatura francese, e quelle dell’ad di Conad Francesco Pugliese la cui posizione, chiara e decisa, è strategica in un''ottica di ulteriore rafforzamento della nostra battaglia contro i sistemi di etichettatura a semaforo".

“Una contrarietà che voglio ribadire qui e che ha a che fare con la salute, con l’educazione del consumatore e con l’economia - ha continuato il presidente di Federalimentare. Per quanto riguarda la salute, il Nutriscore punta a dividere cibi salubri da quelli insalubri. Una separazione totalmente antiscientifica e non condivisibile: la nostra dieta, infatti, si basa proprio sul concetto opposto, quello secondo il quale non esistono cibi buoni e cattivi ma solo diete equilibrate e non equilibrate, perciò tutto può essere mangiato nella giusta quantità”.

“C’è poi la questione di educazione del consumatore. Ebbene, apporre un bollino rosso o verde su un prodotto non educa affatto chi lo compra ma, anzi, dà solo un’informazione semplicistica e per giunta fuorviante. Non è così che si educano i consumatori: è necessario dar loro tutte le informazioni affinché siano liberi di scegliere, soprattutto oggi che sono sempre di più le persone interessate a ciò che mangiano. Il NutrInform Battery, l’etichetta proposta dall’Italia, va proprio in questa direzione” ha continuato il presidente di Federalimentare.

Infine, ha detto Vacondio: “È evidente che dietro le parole “salute” e “salubrità” si nascondono mire economiche. Il Nutriscore, infatti, con un bollino rosso o arancione sulle eccellenze Made in Italy vorrebbe indurre il consumatore a non comprarle, diminuendo così le nostre quote di mercato che oggi fanno registrare cifre da record - ricordo che entro fine anno dovremmo raggiungere i 50 miliardi di export. Anche per questo dobbiamo proteggere i nostri prodotti da chi cerca di danneggiarli” - ha concluso il presidente di Federalimentare.

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