Unimpresa: il “Forum Verso Sud” resti a Sorrento e diventi appuntamento annuale

- di: Barbara Bizzarri
 
Il segretario generale di Unimpresa auspica che il forum Verso Sud, organizzato dal ministro Mara Carfagna e da The European House Ambrosetti, diventi un appuntamento annuale perché il Sud Italia sia finalmente considerato una risorsa:” Mi auguro che questo evento si rinnovi ogni anno, che la sede sia sempre Sorrento e che costituisca un appuntamento fisso per monitorare e verificare, in primis, la corretta realizzazione dei progetti del PNRR - ha dichiarato Raffaele Lauro - nel 2021,  quattro regioni meridionali erano in cima alla classifica di imprese e partite Iva con più fatturato. Col Pnrr 35 miliardi di euro per le grandi opere del Mezzogiorno: si tratta di una svolta storica, che ha consentito a tutti i policy maker, alle istituzioni e al mondo dell’impresa di ragionare e di osservare, per la prima volta in maniera costruttiva, il Mezzogiorno del nostro Paese, sotto una prospettiva diversa, con la necessaria visione futura e strategica, indispensabile per riavviare la convergenza con il Nord e porre definitivamente fine a un divario inaccettabile. Il Sud è finalmente concepito, realisticamente, come un motore indispensabile della ripresa nazionale, anche sotto il profilo di una nuova politica industriale, finora carente”. L’evento si è svolto nella prestigiosa cornice di Villa Zagara, scelta significativa, nella splendida location di Sorrento. Lauro, inoltre, sottolinea che “sono particolarmente rilevanti le considerazioni del premier Mario Draghi, il quale ha giustamente ricordato la lunga, imperdonabile successione di sprechi e fallimenti nelle politiche pubbliche per il Meridione, la cui storia economica del secondo dopoguerra è più complessa dei pregiudizi del passato. Correttamente, poi, il ministro Carfagna ha posto l’accento sull’aspetto demografico, richiamando tutti ad un’ampia assunzione di responsabilità verso 20 milioni di italiani che vivono nelle regioni meridionali e che, troppo spesso negli ultimi anni, hanno avvertito la Repubblica e le sue istituzioni come qualcosa di lontano dalle loro vite, che si sono sentiti come privati di diritti e opportunità altrove invece riconosciuti a tutti. Unimpresa risponde, quindi, positivamente all’appello unitario del forum, con il contributo determinante delle piccole e medie imprese meridionali”.

Secondo il Centro studi di Unimpresa, il Sud d’Italia rappresenta l’ottava area europea in ambito manifatturiero e ospita un quarto delle filiere del Paese. Anche per questa ragione, il governo, col decreto legge 108 del 2021, ha stabilito che il 40% delle risorse allocabili territorialmente, in arrivo dall’Unione Europea con il PNRR, siano stabilmente destinate alle regioni del Mezzogiorno: la verifica del raggiungimento di questo obiettivo è stata affidata proprio al ministro Carfagna. Le potenzialità delle Pmi del Sud, del resto, sono emerse anche dai risultati sui fatturati relativi al 2021: molte regioni meridionali hanno raggiunto risultati equivalenti o addirittura migliori rispetto a quelle del Nord. L’andamento della ripresa dello scorso anno, calcolato, appunto, sulla base del fatturato, non corrisponde alla distribuzione territoriale del prodotto interno lordo: i dati migliori, infatti, arrivano tanto dal Nord che Centro e dal Sud. La regione che evidenzia il risultato migliore è l’Emilia-Romagna con un incremento del 38,9%. Seguono la provincia di Trento col 33,4%, Valle d’Aosta col 30,6%, Friuli Venezia Giulia col 28,2%, Sicilia col 27,1%, Liguria col 27,9%, Marche col 26,9%, Molise col 26,8%, Calabria col 25,3%, Veneto col 24,5%, Puglia col 24,4%, Campania col 23,1%, Toscana col 23,0%, Lombardia col 22,7%, Umbria col 22,6%, Basilicata col 22,5%, Abruzzo col 21,3%, Sardegna col 20,5%, Piemonte col 19,4%, provincia di Bolzano col 18,0%. L’unica regione che non ha raggiunto la doppia cifra per la crescita, è il Lazio, attestato a +9,5%. Raffaele Lauro sostiene quindi la necessità di una sfida che consenta il superamento della crisi del 2020: “I numeri evidenziano potenzialità rilevanti delle imprese del Mezzogiorno, le cui capacità di resilienza e forza economica, vanno sostenute sistematicamente nel futuro”. Fondamentale al riguardo è il rilancio delle grandi opere pubbliche, con molti cantieri aperti da anni, i cui lavori vanno completati al più presto: un sistema infrastrutturale moderno è essenziale per consentire alle imprese del Meridione di competere alla pari con quelle delle altre regioni italiane ed europee. Il PNRR ha assegnato 62 miliardi di euro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e, di questi, circa 35 miliardi sono destinati al Sud. Il segretario generale di Unimpresa ha quindi concluso: ”È la prima volta che una cifra così importante viene assegnata al nostro Mezzogiorno: una occasione irripetibile che potrà consentire di avere infrastrutture all’avanguardia, e di poter sfruttare, proprio con la cantieristica, risorse formidabili per la congiuntura economica”.


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