Uilca su Mps: cambia AD ma resta grave l’incertezza sul futuro

 
“Monte dei Paschi di Siena ha provveduto all’ennesimo cambio di Amministratore Delegato: il quarto in dieci anni e il secondo in due. Quella che resta immutata è la massima incertezza sul futuro della banca e delle lavoratrici e dei lavoratori. Da tempo chiediamo progetti di sviluppo dell’Azienda che pongano al centro le persone che, con impegno, professionalità ed enormi sacrifici personali, hanno consentito all’istituto di restare in attività e intraprendere un percorso di rilancio, chiudendo il 2021 con 310 milioni di euro di utile”, così Fulvio Furlan, segretario generale Uilca dopo la riunione in cui il Consiglio di Amministrazione ha nominato Luigi Lovaglio quale nuovo amministratore delegato al posto di Guido Bastianini.

“Per questo continuiamo a chiedere il massimo coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali a ogni livello, ma questa nostra richiesta viene costantemente disattesa, in primo luogo dal Governo quale azionista di maggioranza. In questo contesto non è stato ancora chiarito se e per quanto tempo vi sarà la proroga da parte dell’Unione Europea per l’uscita dello Stato dal capitale della banca. Crediamo che mantenere la presenza pubblica sia condizione indispensabile e che serva continuare il percorso di rilancio mantenendo la presenza sui territori, l’identità e il marchio Mps”, continua Furlan. “Assistiamo invece a scelte prese senza il coinvolgimento delle parti sociali e che paiono non tenere in alcun conto le lavoratrici e i lavoratori e il loro destino, ma solo imprecisate logiche politiche. Tutto ciò non è ammissibile e accettabile. Riteniamo indispensabile comprendere al più presto le intenzioni del Governo e del nuovo amministratore delegato, perché questa operazione non deve essere funzionale a prospettare soluzioni penalizzanti per il personale. La Uilca come sempre opererà in modo costruttivo e augura al nuovo AD buon lavoro, ma è evidente che saremo contrari e contesteremo qualsiasi soluzione che abbia il mero obiettivo di tagliare il costo del lavoro, ridurre l’occupazione e, soprattutto, smantellare Monte dei Paschi di Siena senza considerare la storia che rappresenta come più antica banca del mondo e il valore umano e professionale di chi ci lavora e continua a garantire un servizio essenziale ed efficiente. A Guido Bastianini un ringraziamento per il lavoro svolto in una situazione così complessa”.
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