Tripoli (Unioncamere): Italia indietro per capitale intellettuale

 
“Non solo serve aumentare l’occupazione per fare sviluppo. Serve anche far crescere quel tipo di occupazione che poi contribuisce di più alla formazione del capitale intellettuale e al contempo creare incentivi per far permanere in Italia giovani qualificati. E da questo punto di vista l’Italia deve recuperare”. Lo ha detto il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, alla presentazione del Rapporto 2023 di Inapp.

In rapporto al PIL – ha detto Tripoli - lo stock di capitale intellettuale, che rappresenta la misura del capitale umano qualificato e include le attività brevettuali, di ricerca e sviluppo, l’alta formazione, in Italia è pari al 16,6% contro il 34,6% della Germania, il 37,4% della Francia, il 25,5% del Regno Unito, il 25,2% della Spagna e il 22,5% degli Stati Uniti (Fonte: OECD e US Bureau of Economic of Analysis).

Inoltre, negli ultimi dieci anni lo stock del capitale intellettuale in Italia è aumentato del 29%, contro l’87% degli Stati Uniti, il +54,2% della Spagna, il +53,1% della Germania, il 46,9% del Regno Unito e il +43,9% della Francia.

Anche per effetto di questi andamenti negli ultimi dieci anni la produttività totale dei fattori (che misura tutto quello che non è aumento del capitale fisico e di lavoro in senso stretto) in Italia è aumentata meno che in altri Paesi europei.
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