Torna a flettere in estate il mercato di rimorchi e semirimorchi: luglio a -3,0% e agosto a -17,5%

- di: Unrae
 
Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE - sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) - ha effettuato una stima del mercato dei veicoli rimorchiati per i mesi di luglio e agosto 2024 verso gli stessi mesi del 2023.

Rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t:

luglio 2024 vs 2023: -3,0% (1.362 unità immatricolate verso 1.404)

agosto 2024 vs 2023: -17,5% (745 unità immatricolate verso 903)


Il 2024 si conferma un anno critico per il mercato dei veicoli trainati, con un calo delle immatricolazioni che si è accentuato durante i mesi estivi. A luglio sono stati immatricolati 1.362 rimorchi e semirimorchi, segnando un -3,0% rispetto al 2023, mentre ad agosto le unità registrate sono state solamente 745, con una contrazione del 17,5%. Questo trend negativo porta il dato consolidato dei primi otto mesi dell’anno a -12,1%, con 9.375 rimorchi e semirimorchi immatricolati contro 10.660 e una perdita in volume di 1.285 unità sul 2023, già in flessione sull’anno precedente.

Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, commenta così le difficoltà del comparto: “Dopo le speranze di ripresa alimentate dai risultati di giugno, il calo delle immatricolazioni non si è arrestato durante il periodo estivo. Il 2024 si conferma un anno nero, con ben sette mesi su otto in flessione rispetto al 2023, che già aveva chiuso con un -7,4% sul 2022. Il quadro delineato è dunque estremamente preoccupante e, senza interventi mirati e concreti da parte del Governo, temiamo che le difficoltà del comparto non possano essere risolte in tempi brevi”.

“Molte aziende di autotrasporto non sono attualmente in grado di rinnovare le proprie flotte di veicoli trainati e lo stallo negli investimenti sta inevitabilmente aggravando l’età media del parco circolante italiano, che ha ormai superato i 17 anni. Questi numeri non possono più essere ignorati: la sicurezza delle nostre strade è a rischio", aggiunge Mastagni.

“Nonostante la gravità della situazione, - continua Mastagni - ci auguriamo che il mercato possa reagire, anche grazie ai fondi destinati per il 2024 all’acquisto di veicoli di ultima generazione, compresi quelli per il trasporto intermodale di liquidi pericolosi in regime ADR. Tuttavia, crediamo che i 7,5 milioni di euro stanziati per il rinnovo del parco siano decisamente insufficienti, considerando che si contano oltre 450.000 veicoli trainati in Italia”.

Mastagni conclude con un appello al Governo: “Alla luce di questi dati, riteniamo indispensabile che, in vista della prossima Legge di Bilancio 2025, l’Esecutivo valuti l’istituzione di un Fondo pluriennale ad hoc, con risorse pari ad almeno 70 milioni di euro. Solo in questo modo sarà possibile accelerare la sostituzione dei veicoli trainati vetusti, migliorando la sicurezza del trasporto merci”.
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