Parte "Talenti per la comunità" per formare la prossima generazione di leader
- di: Redazione
Formare una generazione che possa dell'essere leader della Comunità è un obiettivo di per sé ambizioso. Ma è ancora più importante che un corso - quello nazionale di alta formazione gratuita 'Talenti per la Comunità: costruire nuove leadership', - veda, sui 40 selezionati (erano 300 i giovani laureati che hanno chiesto di essere ammessi) , il 60 per cento costituito da donne. Il corso, che comincia sabato 19 marzo, a Torino, durerà otto mesi, a conclusione dei quali i futuri “community leader” potranno avvalersi di conoscenze e competenze sia tecniche sia trasversali, per progettare, gestire e valorizzare i processi di crescita, dalle aree metropolitane a quelle montane, sociale, civile, economica e culturale delle realtà territoriali locali. L'età media dei partecipanti al corso è di 30 anni e per il 30 % vengono da fuori Piemonte.
Talenti per la Comunità: costruire nuove leadership
Come sottolineano i curatori del corso, ''é una generazione cosmopolita, fatta di giovani che parlano correntemente diverse lingue, hanno viaggiato e fatto esperienze all’estero. Protagonisti attivi nel mondo dell’associazionismo e del volontariato, sono fortemente impegnati a costruire reti attraverso iniziative di promozione e animazione territoriale, educazione alla cittadinanza, inclusione e cooperazione''. Talenti per la Comunità, spiega Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione CRT, ''è una scommessa più che mai attuale, per rivitalizzare i corpi intermedi della società attraverso la formazione, il merito, le competenze. Vogliamo contribuire a far nascere una nuova leadership responsabile, che consideri il bene comune come priorità, in un periodo caratterizzato dalla diffusa disaffezione verso la gestione della cosa pubblica''. Da parte sua Massimo Lapucci, segretario generale della stessa fondazione, dice che ''insieme a un partner di eccellenza come la Scuola di Politica ‘Vivere nella Comunità’ rispondiamo a una domanda formativa necessaria per un cambiamento realmente sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale e di buona governance –. Le grandi sfide della contemporaneità, come la gestione dei conflitti, l’emergenza climatica e sanitaria, la metamorfosi dei centri urbani, la transizione digitale, richiedono una nuova generazione di leader coraggiosi, preparati e consapevoli, capaci di fare rete e di rilanciare i territori in ottica Paese, a partire dalla messa a terra dei progetti e delle risorse del Pnrr”.
Al via il 19 marzo il primo corso nazionale di formazione gratuita per futuri leader
Di alto profilo i docenti del corso: lo storico dell’economia Giulio Sapelli; il filosofo Roberto Esposito; l’imprenditore Marco Giovannini; il Presidente del Censis, Giuseppe De Rita; gli urbanisti Federica Verona, Anna Prat e Alessandro Balducci; il data scientist Ciro Cattuto; gli economisti Massimo Ferlini, Enzo Rullani, Cristina Tajani, Lucrezia Songini, Enzo Peruffo e Bernardo Bertoldi; i sociologi Ester Cois e Filippo Barbera; il giurista e professore di diritto commerciale Maurizio Irrera; l’ad di Saipem, Francesco Caio; l’ad di MilanoSesto, Giuseppe Bonomi; il Segretario Generale della Fondazione Mirafiori, Elena Carli; il Direttore Generale di Ream, Oronzo Perrini; il Presidente di Fondazione con il Sud, Carlo Borgomeo; la project manager del progetto per i bambini THUB06, Barbara Posa; la fondatrice di Avventura Urbana Iolanda Romano.
Il “cantiere” di alta formazione ha l'obiettivo di ''potenziare l’azione dei giovani talenti sui territori, associando all’impegno personale una maggiore comprensione dei 'fenomeni di comunità', con focus su alcuni elementi-chiave: gli strumenti di mediazione dei conflitti, i big data come social commodity per la progettazione, l’esecuzione, il monitoraggio e la valutazione dei progetti, l’innovativa finanza per lo sviluppo (fondi di investimento, private equity, business angels e family offices), la riconversione green e digital della manifattura, l’economia della cultura e del turismo, la rivoluzione del 5G, l’umanesimo digitale e industriale''.
Il corso “Talenti per la Comunità” è realizzato dalla Fondazione CRT con l’apporto scientifico della Scuola di Politica “Vivere nella Comunità” dei professori Sabino Cassese, Pellegrino Capaldo, Marcello Presicci, Paolo Boccardelli; sono partner del progetto anche il “Consorzio Aaster” del sociologo Aldo Bonomi per la progettazione e la direzione scientifica; il “Cottino Social Impact Campus” per l’applied tutorship e la sede delle attività; il Consorzio sociale “Il filo da tessere” per le attività di coordinamento e supporto.
Nella foto il Segretario Generale Massimo Lapucci e il Presidente Giovanni Quaglia della Fondazione CRT