Stop alla cessione del credito d’imposta: il commento di Vito Zongoli, AD SENEC Italia

 
“Questo stop, che riguarda non solo la cessione del credito in futuro, ma anche la possibilità per le pubbliche amministrazioni di assorbire quello generato da interventi passati, è una notizia davvero sconcertante per tutto il comparto dell’edilizia e dell’impiantistica, incluso il mondo del fotovoltaico” - commenta così Vito Zongoli, AD di SENEC Italia, lo stop alla cessione del credito. “In primo luogo perché pone l’attenzione essenzialmente sul futuro della cessione, dimenticandosi di pensare al presente e alle centinaia di migliaia di imprese che rischiano di fallire perché impossibilitate a convertire i crediti già accumulati. In secondo luogo, perché blocca quello che è stato il vero motore del Superbonus e cioè non la detrazione in sé, ma appunto il meccanismo della cessione che consente lo sconto in fattura. In questo modo si rischia di rallentare non solo il Superbonus, una misura incentivante che anche il nuovo Governo ha ritenuto opportuno riconfermare, ma anche le altre detrazioni fiscali in atto, così necessarie per favorire gli interventi di efficientamento energetico e di transizione alle rinnovabili. Infine perché, eliminando una delle poche possibilità emerse per dare respiro alle imprese che hanno milioni di credito da cedere, dimostra che la gravità del problema non è ancora stata compresa. In questo contesto bisogna dimenticarsi di colori politici, promesse e propagande, ma porre l’attenzione sulle migliaia di imprese italiane che hanno lavorato onestamente e che rischiano di dover chiudere perché non viene data loro alcuna alternativa: se tutte le possibili soluzioni vengono scartate, se ne deve pur trovare almeno una che tuteli chi ha portato avanti il proprio lavoro in modo corretto e professionale”.

Continua Zongoli: “Grazie alla nostra solidità finanziaria e al nostro spirito imprenditoriale, davanti al primo blocco della cessione siamo stati in grado di continuare ad accettare il trasferimento del credito da parte dei nostri clienti e partner e quindi a supportarli in questo periodo di incertezze. Ora però urge da parte del Governo una decisione per sanare questa situazione che oramai si sta protraendo da troppo tempo”.
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